AMBROSIO, Rinaldo Arturo
Roberta Ascarelli
Nacque a Torino il 3 dic. 1870 da Biagio e Isabella Craveri, in una famiglia della piccola borghesia cittadina che lo avviò alla professione di ragioniere. [...] selve, Il delitto della brughiera, Spergiura!, Luigi XI re diFrancia, Nerone; 1910: Il granatiere Roland, Lo schiavo di Cartagine, La regina di Ninive; 1911: Il danaro di Giuda, La figlia di Iorio, L'innocente, Nozze d'oro, Santarellina, L'ultimo ...
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La grande guerra
Mario Sesti
(Italia/Francia 1959, bianco e nero, 135m); regia: Mario Monicelli; produzione: Dino De Laurentiis per De Laurentiis/Gray Films; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Luciano [...] modo se i sacrificati, se i nomi in gioco, fossero diFrancia o Germania", scrisse all'uscita del film), dà la nel 1959 il Leone d'oro alla Mostra di Venezia (ex aequo con Il generale Della Rovere diRoberto Rossellini) e, nel 1960, due Nastri d ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] di autentico, ma sono incantate metafore del clima di angustia e di oppressione, del desiderio di fuga e cambiamento che caratterizzava la Franciadi quegli anni. Fra i registi didi Renoir e diRoberto Rossellini: la molteplicità dei punti di vista ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] prostituta, e in Dov'è la libertà…? (1954) diRoberto Rossellini un carcerato che, ottenuta la libertà, scopre l' , e in particolare di quello che lo legò dal 1952 a Franca Faldini, giovane attrice reduce da una esperienza di starlette a Hollywood, ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] opere diRobert Bresson, di Ermanno Olmi, alcuni film di Jean-Luc Godard, di Federico Fellini, di François Truffaut o di Liliana assemblaggio di santini.
I medesimi limiti drammaturgici sono riscontrabili anche in Gesù di Nazareth (1977) diFranco ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] Francia, Inghilterra, Paesi scandinavi) spesso parziali e sfalsate tra di loro; trova comunque il suo punto di cinema neorealista (Roberto Rossellini), con il suo bisogno di uscire dalla logica della messa in scena e di trovare un rapporto ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Dr. Caligari (1920; Il gabinetto del dottor Caligari) diRobert Wiene, si arrivò a dare tale importanza al trucco, Pratiche Editrice, 1990).
A. Caronia, Il corpo virtuale, Padova, Franco Muzzio Editore, 1996.
H. Cartier-Bresson, Ritratti: 1928-1982 ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] fotografi di professione sfruttano le potenzialità della pellicola a colori, che nei lavori diFranco Fontana diventano i cui maggiori esponenti sono Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg. Le immagini e i simboli della società dei ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] cinema, che si ritrova anche nelle pratiche successive di Godard, di Rivette, di Philippe Garrel, di Jean Eustache e di altri, anche molto diversi tra loro, come Bernardo Bertolucci, Robert Kramer, Abbas Kiarostami. Autobiografia che non è affatto il ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] sullo stesso tema cui risposero tre noti teatranti: Roberto Bracco, Ermete Zacconi ed Eduardo Scarpetta. Nel dicembre Paesi europei, parallelo, se non collegato, alla nascita in Francia della casa di produzione Film d'art, fondata a Parigi nel 1908, e ...
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film di donne
loc. s.le m. inv. Genere filmico che racconta storie di donne. ◆ «Finalmente un film di donne, complici nella consapevolezza che la politica piega nell’oppressione la dignità umana -- dice Joan che andrà presto a Hollywood per...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...