Per b. s'intende l'estendersi nella società delle forme organizzative, delle procedure, dei comportamenti e della mentalità propri della burocrazia, originariamente tipica dell'organizzazione statale. [...] i dipendenti pubblici toccano il 15,3% dell'insieme degli occupati, mentre in Francia si è al 16% e in Svezia al 31,3%. I burocrati stato, il pagamento degli stipendi o il flusso di comunicazioni indispensabili. In pratica alla vecchia arma del ...
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. I locali al primo piano della casa romana (v.) si dicevano generalmente cenacŭla, secondo Varrone (De lingua lat., V, 162), "dopo che vi si cominciò a cenare". Nella casa antica, non occupavano mai l'intera [...] più volte distrutta e riedificata. Nel 1333 Roberto d'Angiò e la regina Sancia di Napoli, riuscirono ad acquistare per sé e parlò umoristicamente di una Ècole des Batignolles. Né sono cenacoli i raggruppamenti che portarono in Francia alla ...
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Città dell'Abruzzo (prov. di Aquila), situata su una collina (750-800 metri) dominante da settentrione la vasta conca già riempita dal lago Fucino (o di Celano), dall'antico orlo del quale l'abitato dista [...] successe Ruggiero e, ai tempi di re Roberto, il conte Tommaso padre di Ruggiero II. Gli ultimi anni di una sorella di Pio II, che, assunto il cognome Piccolomini, aveva sposato la duchessa d'Amalfi, figlia naturale del re. Ruggerone, esule in Francia ...
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GITAI, Amos
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l’11 ottobre 1950. Nell’arco di quarant’anni di attività, il cinema di G. si è affermato come strumento sensibile e politico [...] nel sottosuolo della Mole Antonelliana, a Milano nelle sale di Palazzo Reale i frammenti del cinema di G. hanno potuto avventurarsi in una sorta di zona franca, che ha permesso loro di riconfigurarsi in un nuovo disegno, in cui erano spesso raccolti ...
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RATZEL, Friedrich
Roberto ALMAGIA
Geografo, nato il 30 agosto 1844 a Karlsruhe; esercitò dapprima la farmacia, poi studiò scienze naturali nella Technische Hochschule di Karlsruhe e nelle università [...] : Einführung in die Heimatkunde, Lipsia 1898; 6ª ediz. a cura di E. v. Drygalski, 1932) e uno scritto sulla Corsica (1899). XX trovò notevoli riconoscimenti fuori della Germania, soprattutto in Francia, in Italia, negli Stati Uniti. Contribuì a ...
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Domenicano, scrittore di opere storiche e geografiche, nacque a Bologna nel 1479 (l'11 dicembre, secondo alcuni biografi), e dopo essere stato affidato, per i primi studî letterarî, a Giovanni Garzoni, [...] 'ordine, p. Francesco Silvestri da Ferrara, lo volle compagno di viaggio in alcune visite nell'Italia meridionale (Puglia, Calabria, Basilicata, Campania, Sicilia, ecc.), poi anche in Francia, dove l'A. rimase fino alla morte del Silvestri, avvenuta ...
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PALLAVOLO.
Alessandro Capriotti
– Le Olimpiadi del 2008. I Campionati mondiali del 2010. Le Olimpiadi del 2012. I Campionati mondiali del 2014
Le Olimpiadi del 2008. – Ai Giochi di Pechino la nazionale [...] Roberto, unico ad aver conquistato tre medaglie d’oro alle Olimpiadi (una nel 1992 con la nazionale maschile e due con quella femminile nelle ultime due edizioni dei Giochi). Al terzo posto si è collocato il Giappone, che ha superato la Repubblica di ...
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Nacque in quel luogo della Normandia circa il 1150, studiò a Parigi e là rimase, finché il vescovo di Dol, Giovanni IV, lo chiamò a sé per affidargli l'istruzione dei suoi nipoti. Nel qual insegnamento [...] di essere il formulatore diRoberto Kilwardby. Primi a insorgere Sulpizio da Veroli (1490) e Antonio Mancinelli da Velletri nella Spica (1491). Cominciata in Italia, la lotta si estese poi, col diffondersi dell'umanesimo, alla Germania, alla Francia ...
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MIANI, Giovanni
Roberto Almagià
Viaggiatore italiano, nato a Rovigo il 19 marzo 1810 da modesta famiglia, ma educato a Venezia in una casa patrizia, ove ricevette una cultura varia, per quanto disordinata. [...] si diede ai viaggi, visitò Costantinopoli e varî paesi del Levante; tornato in patria, prese parte nel 1849 alla difesa di Venezia, poi emigrò in Francia, percorse la Spagna e altri paesi europei, indi si trasferì in Egitto. Quivi concepì un piano ...
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VAUDEVILLE
Silvio D'AMICO
Roberto CAGGIANO
. L'etimo di questo vocabolo francese si fa risalire a "vau de Vire", perché nella Valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. XVI sarebbero state [...] tiene conto degli stretti legami fra il teatro comico e la musica. Così nel sec. XVIII avviene che la commedia fiorita di vaudevilles, o canzonette, in Francia si chiami essa stessa vaudeville: è quella, dice il Lintilhac (Histoire gén. du Théâtre en ...
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film di donne
loc. s.le m. inv. Genere filmico che racconta storie di donne. ◆ «Finalmente un film di donne, complici nella consapevolezza che la politica piega nell’oppressione la dignità umana -- dice Joan che andrà presto a Hollywood per...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...