POLENTA, Bernardino da
Augusto Vasina
POLENTA, Bernardino da. – Figlio di Guido Minore e di una donna appartenente alla casa Fontana, nacque verso la metà del Duecento in una famiglia costituita dai [...] dalla ripresa di potere dei Polentani. Ancora nel 1312 Bernardino aderì ai guelfi di Toscana e alla causa di re Robertod’Angiò per combattere Enrico VII.
Il cursus podestarile di Bernardino fu assai intenso: podestà di Cervia (1283, 1285, 1292, 1299 ...
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Venceslào II re di Boemia e di Polonia. - Figlio (n. 1271 - m. 1305) di Přemysl Ottocaro II, assunse i pieni poteri solo nel 1290. Attraverso un'abile serie di matrimoni e di alleanze riuscì a ottenere [...] sino all'Adriatico. Questa situazione pose contro i Přemyslidi Alberto d'Asburgo, appoggiato da Bonifacio VIII, che voleva assicurare la corona d'Ungheria a Carlo Robertod'Angiò. Quando, per insistenza della curia, l'alto clero magiaro abbandonò ...
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Figlio (n. 1296 - m. Crécy 1346) di Enrico VII e di Margherita di Brabante, salì al trono di Boemia (1310) sposando l'ultima dei Přemyslidi, Elisabetta. Estese (1322-29) i dominî boemi sino a Eger e alla [...] e Modena; inviò aiuti a Lucca, minacciata dai Fiorentini. Ma la coalizione di Ludovico il Bavaro, di papa Giovanni XXII e Robertod'Angiò re di Napoli rese effimero il suo dominio. Nella dieta di Rense (1346), contro Ludovico il Bavaro riuscì a far ...
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Figlio (m. Rimini 1317) di Malatesta II da Verucchio. Col fratello Gianciotto, operò contro i ghibellini della Romagna affermando solidamente la signoria, e combattendo anche contro i Malatesta di Sogliano, [...] che umiliò con l'aiuto di Robertod'Angiò re di Napoli. Succeduto al padre (1312), tenne per sé Rimini, cedendo Cesena al nipote Uberto, e Pesaro, Fano e Senigallia al fratellastro Pandolfo I. È il "Mastin nuovo" di Dante (Inf. XXVII, 46). Ebbe il ...
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Famiglia romana, i cui primi esponenti noti sono attivi nella seconda metà del sec. 12º e risultano membri dell'aristocrazia senatoria. Imparentata con famiglie di rilievo, come i de Papa, dimorava dapprima [...] , senatore (1309) e vicario regio (1324), Martino (v.), Iacopo, senatore e capitano del popolo (1312-13), Francesco, vicario di Robertod'Angiò (1331). Alla morte di Pietro la famiglia si divise in due rami, discendenti dai suoi figli Stefano e Paolo ...
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Primo marchese di Monferrato (m. 1338) della casa dei Paleologhi. Alla morte (1305) di Giovanni I, ultimo degli Aleramici, gli succedette T., figlio di Iolanda (Irene, come imperatrice d'Oriente), sorella [...] IV di Saluzzo, fu riconosciuto e investito da Enrico VII (1310). Nemico dapprima di Robertod'Angiò, alla fine s'accordò con lui contro i principi d'Acaia e (1316) ottenne Casale. Riordinò l'amministrazione del Monferrato. Una sua figlia, Iolanda ...
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Ammiraglio genovese (n. 1267 - m. 1314); durante le lotte tra guelfi e ghibellini a Genova, alla fine del sec. 13º, fu fautore di una politica guelfa, favorevole agli Angioini e ai Francesi. Partecipò [...] Ventimiglia e, al servizio del re di Francia, vinse (1304) a Zierikzee, alle foci della Schelda, la flotta del conte di Fiandra, alleato del re d'Inghilterra. Passato poi al servizio di Robertod'Angiò, ne comandò l'esercito contro Arrigo VII (1312). ...
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Capitano del popolo (sec. 13º- 14º); riuscì (1317) a farsi eleggere capitano del popolo con un Grimaldi; ma gli avversarî ghibellini, che avevano fatto di Savona il centro della loro resistenza, con l'aiuto [...] degli altri ghibellini italiani cinsero d'assedio Genova. Il F. si rivolse allora a Robertod'Angiò, offrendogli la signoria decennale della città, che fu così liberata. Dopo lunghe guerre, conclusasi la pace nel 1331, F. strinse alleanza con i ...
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Capitano del popolo (sec. 13º-14º) a Genova; durante le lotte tra guelfi e ghibellini al principio del sec. 14º, riuscì a farsi nominare, insieme con C. Fieschi, capitano del popolo (1317). Non potendo [...] ghibelline dei Doria e degli Spinola, aiutati anche dagli altri ghibellini dell'Italia settentr., cedette il potere a Robertod'Angiò, assicurando così il predominio politico alla sua famiglia e ottenendo feudi e possessi nel Regno di Napoli. ...
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Palatino del regno d'Ungheria (n. 1260 circa - m. 1321); ostile ad Andrea III, si ribellò poi anche contro il suo successore Venceslao. Nel 1308 si sottomise a Carlo Robertod'Angiò che lo nominò in un [...] primo tempo suo tesoriere e che poi gli mosse guerra senza tuttavia riuscire a sottometterlo. Alla sua morte però, il territorio da lui governato, chiamato dal popolo Mátyus-föld (Terra di Matteo), passò ...
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