Stefano II, Uroš Milutin
Angelo Tamborra
II Re di Serbia (1282-1321), appartenente alla dinastia dei Nemanija; figlio secondogenito di Stefano I Uroš e di Elena (Jelena).
Non era destinato a succedere [...] della Zeta, fu poi sconfitto e costretto a rifugiarsi a Costantinopoli (1314). Combatté quindi contro l'Ungheria e Carlo Robertod'Angiò, passata la Sava con un forte esercito, riuscì a occupare per breve tempo Belgrado (1319). Morì tre anni dopo ...
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Domiziano, Tito Flavio
Manlio Pastore Stocchi
Imperatore romano (Roma 51 d. C. - 96). Sebbene la tradizione lo annoveri tra gl'imperatori più scellerati, rimproverandogli, oltre alle colpe riferite [...] il suo principato: onde in un'epistola di Robertod'Angiò a Clemente V, del 24 agosto 1313 - cui D., secondo L. Chiappelli (Sulla età del ‛ che l'Impero è " contra naturam ". Ma abbia D. o no voluto respingere questa interpretazione del personaggio, ...
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Pittore senese (n. prob. tra il 1280 e il 1285 - m. Avignone 1344). La sua personalità appare pienamente formata fin dalla prima opera documentata, l'affresco con la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena, [...] dei valori sacri e civili esaltati dalle iscrizioni. Un documento napoletano (1317) attesta la concessione, da parte di Robertod'Angiò, di un ricco appannaggio per un Simone cavaliere, probabilmente lo stesso M. che firmò la tavola (Napoli, Museo ...
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Jaime Duesa (fr. Jacques Duèze, lat. Iacobus de Osa: Cahors 1245 circa - Avignone 1334), vescovo di Fréjus (1300), esperto giureconsulto, godé la protezione di Carlo II d'Angiò; cancelliere del regno di [...] capo ghibellino Matteo Visconti, condannato poi come eretico (1321, 1322), mentre aveva confermato, data la vacanza imperiale, Robertod'Angiò vicario imperiale in Italia; infine aveva deciso la spedizione del card. Bertrando del Poggetto, quasi una ...
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Venceslào II re di Boemia e di Polonia. - Figlio (n. 1271 - m. 1305) di Přemysl Ottocaro II, assunse i pieni poteri solo nel 1290. Attraverso un'abile serie di matrimoni e di alleanze riuscì a ottenere [...] sino all'Adriatico. Questa situazione pose contro i Přemyslidi Alberto d'Asburgo, appoggiato da Bonifacio VIII, che voleva assicurare la corona d'Ungheria a Carlo Robertod'Angiò. Quando, per insistenza della curia, l'alto clero magiaro abbandonò ...
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Figlio (n. 1296 - m. Crécy 1346) di Enrico VII e di Margherita di Brabante, salì al trono di Boemia (1310) sposando l'ultima dei Přemyslidi, Elisabetta. Estese (1322-29) i dominî boemi sino a Eger e alla [...] e Modena; inviò aiuti a Lucca, minacciata dai Fiorentini. Ma la coalizione di Ludovico il Bavaro, di papa Giovanni XXII e Robertod'Angiò re di Napoli rese effimero il suo dominio. Nella dieta di Rense (1346), contro Ludovico il Bavaro riuscì a far ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] (r. di Guglielmo di Castelbarco, arco trionfale di S. Fermo a Verona, 1314) e su Altichiero, e S. Martini (r. di Robertod’Angiò, S. Ludovico di Tolosa, 1317 ca., Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). Il r. di corte getta le basi dei primi r ...
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Primo marchese di Monferrato (m. 1338) della casa dei Paleologhi. Alla morte (1305) di Giovanni I, ultimo degli Aleramici, gli succedette T., figlio di Iolanda (Irene, come imperatrice d'Oriente), sorella [...] IV di Saluzzo, fu riconosciuto e investito da Enrico VII (1310). Nemico dapprima di Robertod'Angiò, alla fine s'accordò con lui contro i principi d'Acaia e (1316) ottenne Casale. Riordinò l'amministrazione del Monferrato. Una sua figlia, Iolanda ...
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Figlio (m. Rimini 1317) di Malatesta II da Verucchio. Col fratello Gianciotto, operò contro i ghibellini della Romagna affermando solidamente la signoria, e combattendo anche contro i Malatesta di Sogliano, [...] che umiliò con l'aiuto di Robertod'Angiò re di Napoli. Succeduto al padre (1312), tenne per sé Rimini, cedendo Cesena al nipote Uberto, e Pesaro, Fano e Senigallia al fratellastro Pandolfo I. È il "Mastin nuovo" di Dante (Inf. XXVII, 46). Ebbe il ...
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Letterato (n. Perugia - m. Napoli 1348). Fece parte del circolo di letterati raccolti intorno a Robertod'Angiò; da lui imparò parecchio Boccaccio giovane. Perduta è la sua opera maggiore, Collectiones, [...] una raccolta mitologica ordinata genealogicamente; restano invece i commenti all'Arte poetica di Orazio e alle Satire di Persio, documenti della cultura preumanistica napoletana ...
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