DEL GIUDICE, Marino
Salvatore Fodale
Appartenente ad una nobile famiglia amalfitana, fu dapprima canonico nella Chiesa locale, della quale un suo omonimo e probabile parente, che non va confuso con [...] Conseguì il dottorato in diritto canonico e fu cappellano del cardinale Roberto da Ginevra. Il 18 febbr. 1370 fu nominato da Urbano il Regno napoletano per volontà della regina Giovanna I d'Angiò. Fu poi trasferito da Urbano VI, prima del giugno ...
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UBERTINO LANDI
RRoberto Greci
Appartenne a una famiglia piacentina di grandi proprietari fondiari e di antichi vassalli del vescovo di Piacenza e di Bobbio, inurbata nella seconda metà dell'XI sec. [...] in sua assenza dalla moglie di U. e dal giudice comitale Roberto di Morrone, aveva subito gravi torti. Enrico lamenta episodi di e la sottomissione della città al pontefice e a Carlo d'Angiò (1267), che prometteva buoni affari ai mercanti piacentini ...
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CAPACCIO (1246), CONGIURA DI
EErrico Cuozzo
Nel settembre del 1245, poco dopo l'inizio del concilio di Lione (v.), furono scoperti nel convento di Fontevivo, presso Parma, alcuni documenti che rivelavano [...] posteriori: un Libellum de inquisitione del tempo di Carlo d'Angiò, e le 'restituzioni' papali agli antichi sostenitori guelfi tutti imparentati con i congiurati di primo piano: Riccardo e Roberto di Fasanella, Goffredo di Morra. Una menzione a parte ...
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PANDOLFO DI FASANELLA
EErrico Cuozzo
È documentato per la prima volta nel maggio 1231, quando, già feudatario di Fasanella, in provincia di Salerno, trasferisce al monastero di Cava de' Tirreni un vassallo [...] di Salerno al momento della conquista da parte di Roberto il Guiscardo nel 1076. Lampo, esponente della nobiltà e a fare ritorno a Roma. Legatosi fin dal 1265 a Carlo d'Angiò, fu con Ruggero Sanseverino alla battaglia di Benevento. Subito dopo la ...
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GATTOLA (Gattalia, Gattoli, Gattula, de Gactulis), Francesco
Francesco Storti
Primogenito di Giovanni, maestro razionale e luogotenente del gran camerlengo al tempo di re Ladislao di Angiò Durazzo e [...] Leonetto Sanseverino - marito di Lisa Attendolo e padre di quel Roberto che sarà tra i più grandi condottieri del secolo - il Regno. Il diritto alla successione napoletana concesso a Luigi III d'Angiò da Martino V nel novembre del 1419 (a pochi ...
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DEL BALZO (de Baux), Giacomo
Salvatore Fodale
Figlio di Francesco, conte di Montescaglioso e duca d'Andria, e di Margherita d'Angiò Taranto, se ne ignora la data di nascita. Ereditò dalla famiglia materna [...] del marito Robertod'Artois accusati di aver congiurato a favore della regina Giovanna. L'attrito del D. col . napolet., XI, (1915), pp. 283 ss., 289; A. Cutolo, Re Ladislao d'Angiò Durazzo, Napoli 1969, pp. 25, 38, 53, 227; S. Fodale, La politica ...
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DEL CARRETTO, Antonio, marchese del Finale
Giovanni Nuti
Figlio di Giacomo, marchese del Finale, e di Caterina di Marrano, figlia naturale di Federico II, nacque verso la metà del sec. XIII. Morto il [...] di Giacomo. Per questo, il 29 dic. 1268 Carlo d'Angiò invitò il Comune di Asti a collaborare col sininiscalco di Lombardia di Gualtieri della Rocca, siniscalco di Lombardia, vendettero a Roberto di Laveno, rappresentante di re Carlo, la loro signoria ...
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CARACCIOLO, Landolfo (Landulfus Caraczulus de Neapoli)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli nel sec. XIII.
Nobile cavaliere, discendente da una delle più rinomate famiglie napoletane, il C. apparteneva al ramo [...] Bianchi, reggente del Regno insieme con il conte Roberto di Artois, affidò al C. il giustizierato del 2460 (1289, luglio); G. Del Giudice, Codice dipl. del regno di Carlo I e II d'Angiò, I, Napoli 1863, pp. 250-270; II, 1, ibid. 1869, pp. 76 s. ...
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ANTONIO da Trezzo (Antonius de Tricio)
Nicola Raponi
Nacque con ogni probabilità a Trezzo sull'Adda (ma più tardi è detto cittadino milanese) nella prima metà del XV secolo; in una lettera del 1469 accenna [...] -288; E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d'Aragona e l'invasione di Giovanni d'Angiò, in Arch. stor. per le prov. napol., 297-344; ibid., 7, pp. 33-101; L. Fumi, Roberto Sanseverino all'impresa di Napoli per Ferdinando I, ibid. XXXIX(1912), pp ...
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BARRILE (Barrili), Manno
Nicola Raponi
Condottiero napoletano (egli stesso si firma sempre "Mannus Barrilis de Neapoli"), nacque tra il 1379 e il 1383- Militò sin dall'età giovanile al servizio degli [...] principi, ma in particolare per la regina Giovanna II d'Angiò. Tra i fatti d'arme in cui si segnalò è ricordato l'attacco, condotto tagliare il ponte sul Po; nel 1448 presidiò Lodi insieme con Roberto Sanseverino, e da lì tornò di nuovo in aiuto di ...
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