Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] (r. di Guglielmo di Castelbarco, arco trionfale di S. Fermo a Verona, 1314) e su Altichiero, e S. Martini (r. di Robertod’Angiò, S. Ludovico di Tolosa, 1317 ca., Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). Il r. di corte getta le basi dei primi r ...
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Scultori fiorentini, menzionati (1343-45) in documenti relativi al sepolcro di Robertod'Angiò in S. Chiara a Napoli, gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943. I "magistri Johannes et Pacius de [...] Bertini (v. Bertini, Giovanni e Pace da Firenze). Ai due scultori sono stati attribuiti i notevoli rilievi (sempre in S. Chiara e in gran parte distrutti) con storie di s. Caterina d'Alessandria, in precedenza considerati opera di Tino da Camaino. ...
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Pittore romano attivo a Napoli nella prima metà del 14º sec., autore, fra l'altro, di un affresco con Robertod'Angiò in S. Chiara e di un mosaico nel duomo (datato 1322). Fu probabile aiuto di P. Cavallini [...] negli affreschi di S. Maria Donna Regina ...
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PACINO di Buonaguida
F. Colalucci
Pittore e miniatore attivo a Firenze nella prima metà del 14° secolo.Scarsissimi sono i dati documentari relativi alla figura di P.: il più importante è un'iscrizione [...] fermi nella cronologia dell'opera di P. la copia elegantemente miniata dei Regia carmina di Convenevole da Prato in onore di Robertod'Angiò (Londra, BL, Royal 6.E.IX), che per ragioni storiche si colloca intorno al 1336, e una copia della Cronaca di ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] Giovannetti per il palazzo dei Papi ad Avignone.
A Napoli il passaggio al Trecento coincise con il regno di Robertod'Angiò (1309-1343). La m. continuò a illustrare romanzi cavallereschi sulla linea dei decenni precedenti (Roman de Meliadus, Parigi ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] alla circostanza che uno dei santi più importanti dell'Ordine, Ludovico di Tolosa, canonizzato nel 1317, era fratello di Robertod'Angiò, al quale aveva ceduto la corona del regno di Napoli per indossare il saio francescano. L'evento è sontuosamente ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] questa concezione del sepolcro su più livelli, da leggere in maniera anagogica, si ritrova nelle tombe napoletane, come quella del re Robertod'Angiò (m. nel 1343) a S. Chiara. Il defunto non è rappresentato meno di quattro volte: in trono tra i suoi ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] 1328 fino al 1333 una serie di documenti registra ogni anno la presenza di Giotto a Napoli, al servizio di Robertod’Angiò, che lo nomina «suo familiare» secondo una consuetudine invalsa anche per altri artisti in precedenza. La maggior parte delle ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] fra Roger Garin, a nome dei reali di Napoli Robertod'Angiò e Sancia di Maiorca, iniziò le trattative per l of Society in the Holy Land, a cura di T.E. Levy, London 1995; D. Whitcomb, The Misr of Ayla: New Evidence for the Early Islamic City, in ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] Antico, reimpiego e imitazione dell'). Della 'collezione' dell'imperatore forse fecero parte le due colonne vitinee che Robertod'Angiò ordinò di trasportare nel 1317 in S. Chiara a Napoli, togliendole dal sito (esse erano "nulli aedificio adherentes ...
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