PENNISI, Francesco
Graziella Seminara
PENNISI, Francesco. – Nacque ad Acireale (Catania) l’11 febbraio 1934 da Agostino e da Agata Francica-Nava, in una famiglia aristocratica.
La formazione intellettuale [...] imperniata la terza opera teatrale, quasi una summa della sua poetica: L’esequie della luna: una narrazione fantastica di RobertoAndò da Lucio Piccolo (Gibellina 1991), in cui la creazione di un paesaggio sonoro visionario ed étrange è sostenuta da ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] il 15 ottobre e quindi composta in meno di quindici giorni, andò in scena il 26 dello stesso mese con esito assai mediocre dimostrò come la sua vena non fosse esaurita componendo due opere: Roberto Devereux per il S. Carlo e Maria di Rudenz per la ...
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PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ¿il Palestrina'
Rodobaldo Tibaldi
PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ‘il Palestrina’. – Figlio primogenito di Sante Pierluigi e Palma Veccia, [...] per maestri di cappella Rubino Mallapert, un tal Roberto (talvolta erroneamente identificato con Robert de Févin) e Firmin Le Bel, che di Angelo la sua. Anche questa volta la novella coppia andò a vivere a casa del maestro; nel maggio 1577 nacque ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] bolognese, un grande nome della sperimentazione letteraria, Roberto Roversi, già animatore di una rivista poetica stesso, si ritirò per qualche tempo da ogni contatto pubblico, andò a rinchiudersi in quelle isole Tremiti che aveva scoperto da ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] questo senso, furono l’incontro e l’amicizia con Roberto Leydi, non solo per l’avvicinamento professionale al mondo Alfano (1926); la soluzione di Berio, singolarmente priva di trionfalismi, andò in scena a Las Palmas nel gennaio 2002 (solo il terz’ ...
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CILEA, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli [...] da parte della critica, rappresentata per l'occasione da Roberto Bracco, che in un suo articolo sul Corriere di portò a termine in breve tempo. L'opera, diretta da Rodolfo Ferrari, andò in scena il 7 apr. 1892 al teatro Pagliano di Firenze - avendo ...
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FACCIO, Francesco Antonio, detto Franco
Raoul Meloncelli
Nacque a Verona l'8 marzo 1840 da Giovanni, albergatore, comproprietario dell'albergo Riva S. Lorenzo di Verona, e da Teresa Carezzato. Ferventi [...] pubblico con Dinorah di Meyerbeer, Don Giovanni di Mozart (1870), Roberto il diavolo ancora di Meyerbeer e L'ebrea di J. F. allestirvi una rappresentazione dell'Aida: ma l'iniziativa non andò in porto per difficoltà sorte con la direzione del teatro ...
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DONZELLI, Domenico
Maurizio Modugno
Nacque a Bergamo il 2 febbr. 1790, da Antonio e Maria Siboldi. Manifestò presto singolari doti vocali e musicali, tanto che a tredici anni cantava già da soprano [...] del prototipo vocale da lui incarnato in quegli anni e che andò in scena con enorme successo l'11 marzo 1839, venendo come peraltro molte opere di Pacini ...), al teatro Valle, il Roberto Devereux; all'Argentina I Capuleti e i Montecchi, accanto alla ...
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MARCHISIO
Saverio Lamacchia
Famiglia di musicisti piemontesi, originaria di Buttigliera d'Asti, trasferitasi a Torino.
Antonino nacque a Buttigliera d'Asti il 19 febbr. 1817, figlio di Pierantonio, [...] Semiramide, Guglielmo Tell; G. Meyerbeer: Il crociato in Egitto, Roberto il diavolo, Gli ugonotti, Dinorah, Il profeta, L'africana; aria Caro nome, Carlotta era stanca e Barbara le andò in soccorso nascosta dall'interno. Nessuno s'accorse dello ...
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CANIGLIA, Maria
Alessandra Cruciani
Nacque a Napoli il 3 maggio 1905 da Roberto e da Erminia Simonelli. Iniziati gli studi musicali nel conservatorio della sua città, fu allieva per il canto di P. A. [...] cedendo per naturale avvicendamento; ciò in virtù di una voce che dopo gli esordi come soprano lirico andò gradualmente trasformandosi in soprano drammatico, come testimoniato dalle sue apparizioni alla Scala nel 1934 dove, dopo una trionfale ...
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veltronese
s. m. (iron.) Il linguaggio tipico di Walter Veltroni. ◆ «In quell’occasione [Giulio] Tremonti dipinse un quadro drammatico. Ci disse: o si aumenta l’età pensionabile per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale e quindi...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...