Comico, attore e regista cinematografico, nato a Manciano La Misericordia (Castiglion Fiorentino, Arezzo) il 27 ottobre 1952. Ha ottenuto un grande successo in Italia e all'estero con La vita è bella (1997), [...] di F. Fellini, B. ha interpretato il ruolo di Salvini, personaggio sognatore e funereo. Film 'di mafia', costruito dall'affetto nei confronti dei personaggi.
bibliografia
S. Parigi, Roberto Benigni, Napoli 1988;
G. Simonelli, G. Tramontana, Datemi ...
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Gassman, Vittorio (propr. Gassmann, Vittorio)
Enzo Siciliano
Attore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, nato a Struppa (Genova) il 1° settembre 1922 e morto a Roma il 29 giugno 2000. Personalità [...] che, unendosi prima per la regia a Guido Salvini poi a Luigi Squarzina, puntava alla creazione di una universale di Vittorio De Sica (1961), in Anima nera (1962) di Roberto Rossellini e in Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini (1976). Ma con ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] giornata, 1931); più tardi, in tempi più calamitosi, Guido Salvini radunò il meglio del teatro italiano (Ermete Zacconi, Memo Benassi, la persona sia pure schermica di Woody Allen (o di Roberto Benigni, o anche del primo Nanni Moretti) diviene una ...
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Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ma, troppo [...] con un repertorio eclettico, che andava dai drammi di Roberto Bracco, tipici di un teatro di transizione, sospeso tra Odescalchi. Inviato a Milano il suo assistente, Guido Salvini, e malgrado le richieste economiche esorbitanti per una giovane ...
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Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 7 marzo 1908 e morta ivi il 26 settembre 1973. Tra le poche attrici dell'intera storia del cinema (certamente la prima tra le italiane) a essere celebrata [...] . Grazie al film Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, in cui seppe aderire con struggente vitalità al da Tina Lattanzi) nel bizzarro Quartetto pazzo (1945) di Guido Salvini, con Rina Morelli e il suo vecchio compagno di scuola Paolo ...
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Giannini, Ettore
Valerio Caprara
Autore, sceneggiatore e regista teatrale, cinematografico e radiofonico, nato a Napoli il 15 ottobre 1912 e morto a Massalubrense (Napoli) il 15 novembre 1990. La grande [...] su una nave scuola. Allievo di Tatiana Pavlova e Guido Salvini, si diplomò all'Accademia d'arte drammatica di Roma nel parisien libéré", 11 agosto 1948). Dopo aver interpretato per Roberto Rossellini il ruolo di Andrea, l'intellettuale comunista di ...
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Mastrocinque, Camillo
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Roma l'11 maggio 1901 e morto ivi il 23 aprile 1969. Abile artigiano dalle sicure capacità tecniche, con sessanta film circa realizzati [...] film musicale Regina della Scala (1937), in collaborazione con Guido Salvini. Nella commedia ‒ dopo la buona prova di Voglio vivere , dall'omonimo film del 1914 diretto da Nino Martoglio e Roberto Danesi), il giallo (L'uomo dal guanto grigio, 1948) ...
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Betti, Ugo
Francesco Suriano
Drammaturgo, poeta e sceneggiatore, nato a Camerino il 4 febbraio 1892 e morto a Roma il 9 giugno 1953. Autore di oltre trenta lavori drammatici, all'attività teatrale affiancò [...] a pieno titolo della storia del cinema italiano, da Guido Salvini con L'orizzonte dipinto (1941), film del debutto di Valentina di propaganda bellica Un pilota ritorna, diretta da Roberto Rossellini, e collaborò con Federico Fellini, Gianni Puccini ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] dell'arte. Così invecchiarono, sul palcoscenico, Tommaso Salvini o Sarah Bernhardt; la Berma di Proust o à mort s'est échappé (1956; Un condannato a morte è fuggito) di Robert Bresson, a Twelve angry men (1957; La parola ai giurati) di Sidney Lumet ...
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tecnopopulismo
s. m. In politica, combinazione di tecnocrazia, aggiornata dall’uso anche spregiudicato dei nuovi media, e populismo. ♦ Se alziamo lo sguardo dalle vicende di cronaca il caso Roma spiega l’emergere di una nuova categoria della...
comunista col Rolex
(c. con il Rolex) loc. s.le f. e m. (iron., spreg.) Chi, è e, soprattutto, mostra di essere ricco e allo stesso tempo dichiara di essere di sinistra o di essere sensibile ai problemi dei meno abbienti. ♦ [tit.] Fedez e...