Filosofo italiano (n. Casteldidone, Cremona, 1828 - m. suicida a Mantova nel 1920). Sacerdote, nel 1871 smise l'abito talare e dal 1881 al 1920 insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova, divenendo il massimo rappresentante del positivismo italiano. Per A. la dimensione fisica e quella psichica sono aspetti di un'unica realtà oggettiva, che si evolve dall'indistinto al distinto. Tra le opere, ...
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ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] Pasolini, pure lui collaboratore della rivista, appassionato di estetica e influenzato dall’insegnamento di Roberto Longhi. I contributi di Ardigò al mensile furono piuttosto succinti e su un piano teorico-estetico: Il concetto dell’angoscia ...
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Penalista, oratore e uomo politico nato a S. Benedetto Po (Mantova) il 25 febbraio 1856, morto a Roma il 12 aprile 1929. Fu allievo di RobertoArdigò al liceo di Mantova e di Pietro Ellero all'Università [...] di Bologna, dove si laureò nel 1877 con una tesi su L'imputabilità umana e la negazione del libero arbitrio. Vinto un concorso di perfezionamento all'estero, frequentò nel 1879 l'università di Parigi, ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] . La passione per le scienze biologiche e per la ricerca sperimentale fu rafforzata in lui da un incontro a Padova con RobertoArdigò.
A Pavia il G. subì, come altri studenti del Ghislieri, il fascino del socialismo. Invitato da F. Turati a una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] filosofica più efficace, quella contro il positivismo e contro i «professori» italiani del positivismo, da Pasquale Villari a RobertoArdigò; seguono nel 1913 il romanzo Un uomo finito; dello stesso anno sono i volumi 24 cervelli e Sul pragmatismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] accademiche: Villari fece chiamare all’Istituto fiorentino personaggi come Gaetano Trezza e Paolo Mantegazza, e sostenne RobertoArdigò. Inoltre venne svolgendo, e precisando su punti specifici, le proprie posizioni: significativi, in particolare, la ...
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DAL PRA, Mario
Gianni Paganini
Nacque a Montecchio Maggiore (in provincia di Vicenza) il 29 aprile 1914, da Carlo, panificatore, e Cecilia Longo.
Studi, insegnamento e primi scritti
A causa delle ristrettezze [...] e il trascendente (Padova 1937, pubblicata a spese della facoltà), diretta da Erminio Troilo (già discepolo di RobertoArdigò, poi passato ad una sorta di monismo naturalistico denominato «realismo assoluto»). Vi sosteneva la posizione realistica ...
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DALLA COSTA, Elia
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Villaverla, nei pressi di Vicenza, il 14 maggio 1872, da una famiglia della piccola borghesia. Il padre Luigi, segretario comunale, educò da solo Luigi [...] massimo dei voti, discutendo una tesi in letteratura latina. In quella facoltà egli frequentò anche le lezioni del filosofo RobertoArdigò, diligentemente, ma con un certo distacco, senza che se ne trovi traccia nei suoi scritti o discorsi successivi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della filosofia italiana dell’Ottocento è caratterizzata dalla preoccupazione [...] Moleschott (1822-1893) e Moritz Schiff (1823-1896).
Il maggiore tra i positivisti italiani è senz’altro RobertoArdigò, un filosofo destinato a suscitare polemiche accese fin dalla propria biografia (abbandona la veste sacerdotale per approdare a ...
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BROCCHI, Virgilio
Renato Bertacchini
Discendente da nobile e cospicua famiglia di Bassano del Grappa, nacque il 19 genn. 1876 da Ippolito e da Emilia Lanza a Orvinio (Rieti). Studente di ginnasio a [...] del B. in questo periodo. Socialismo in politica ("il socialismo fu per me una religione"), positivismo alla RobertoArdigò in filosofia; e in religione un modernismo mistico-utopistico, derivato in parte dal Fogazzaro del Santo.
A proposito ...
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