Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] tradizionali dell'eroe. I personaggi di molti film di Carl Theodor Dreyer e di I. Bergman, di M. Antonioni e di RobertBresson, di W. Wenders e di R.W. Fassbinder sperimentano rapporti complessi con l'esistenza in quanto tale o con la religione ...
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Orientamenti dell’arte contemporanea
Stefano Chiodi
La condizione postmediale delle arti visive
All’inizio del 21° sec., le tendenze in atto nell’ambito delle arti visive si inscrivono in uno scenario [...] per poi di colpo gettarli a terra, distruggendoli. La proiezione (il cui titolo riprende una frase del regista francese RobertBresson di Notes sur le cinématographe, del 1975) si presta a un’immediata lettura in senso femminista, ma il rallentamento ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] assoluto, senza ombre: per Le journal d'un curé de campagne (1951; Il diario di un curato di campagna) RobertBresson ottenne dalla produzione di girare solo nelle giornate uniformemente grigie, cioè nelle condizioni che gli altri registi e direttori ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] con Aki Kaurismäki che si ispira a Ozu Yasujirō e RobertBresson; Lars von Trier che ha ripreso Andrej A. Tarkovskij ‒ Part III (1990; Ritorno al futuro ‒ Parte III) di Robert Zemeckis la macchina del tempo attraversa lo schermo e si ritrova in mezzo ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] alla stesura delle sceneggiature e perché la loro regia si identificava con una particolare visione del mondo: Jean Renoir, RobertBresson, Jacques Tati, Jacques Becker, Abel Gance e Max Ophuls, i cui film, tuttavia, non riscossero l'unanime consenso ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] compresa o meno sotto l'etichetta di post-moderna.
Bibliografia
A. Bazin, Le "Journal d'un curé de campagne" et la stylistique de RobertBresson, in "Cahiers du cinéma", 1951, 3, poi in Qu'est-ce que le cinéma?, 2° vol., Paris 1959, pp. 33-53.
F ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] da una certa idea di cinema. Sono Michelangelo Antonioni e RobertBresson, Alain Resnais e Jean-Luc Godard, e non pochi altri es., e di Mohsen Makhmalbaf, Jafar Panahi, Laurent Cantet, Robert Guédiguian, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Sharunas Bartas e ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] un paio di guanti e un berretto per ripararsi dal gelo invernale. In Les dames du Bois de Boulogne (1945; Perfidia) di RobertBresson la caduta di un cilindro e di un c. da cabaret ricorda bruscamente a una fanciulla il passato che si era sforzata di ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] dall'uso prevalente e costante di materiali 'veri' e 'poveri', su un asse che parte da Carl Theodor Dreyer, passa per RobertBresson e arriva fino a Jean Marie Straub e Danièle Huillet. È un cinema rigoroso, spoglio, essenziale, in cui ogni dettaglio ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] tradizione di genere sfociò in capolavori come Un condamné à mort s'est échappé (1956; Un condannato a morte è fuggito) di RobertBresson o Le trou (1960; Il buco) di Jacques Becker. In Inghilterra, il cinema carcerario come denuncia di una più ampia ...
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