Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] essere indicata come città 'senza qualità'. È una metafora di cui conservare tutta la preziosa ambivalenza che le attribuiva RobertMusil scrivendo L'uomo senza qualità. Nel celebre romanzo si può infatti leggere "…tutti i rapporti s'erano un poco ...
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Klimt, Gustav
Flaminia Giorgi Rossi
Una pittura preziosa per la fine dell’Impero asburgico
Klimt è stato tra i fondatori del movimento artistico chiamato secessione viennese, che intendeva reagire all’arte [...] : un vero laboratorio di arte e cultura. Vi operano musicisti come Gustav Mahler e Arnold Schönberg, scrittori come RobertMusil e lo psicoanalista Sigmund Freud. Si tratta tuttavia dello splendore di un mondo consapevole della sua prossima fine, che ...
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Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] dai matematici Alexandr Solzhenitsyn e John M. Coetzee, oltre che da autori con studi scientifici alle spalle quali RobertMusil, Hermann Broch, Friedrich Dürrenmatt, Thomas R. Pinchon, José Saramago, per non parlare d’autori d’ispirazione matematica ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] a cura di C.A. Willemsen, 3 voll., Frankfurt a. M. 1964-1970; Robert Wace, Le roman de Rou, a cura di A.J. Holden (Société des anciens fino ai rilievi del palazzo achemenide di Persepoli.
Bibl.: A. Musil, Ḳuṣejr ῾Amra, 2 voll., Wien 1907; T.W. Arnold ...
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infantolatria
s. f. Eccesso di attenzioni riservate ai bambini. ◆ In effetti nella sua [di Robert Musil] Cacania c’è già tutto: il regno della tecnica che nessuno è in grado di dominare [...]; la velocità come valore supremo; [...] l’infantocrazia...