Apprendimento. Basi molecolari dell'apprendimento
Ted Abel
Craig H. Bailey
Eric R. Kandel
I moderni studi di psicologia cognitiva hanno chiaramente dimostrato che l'apprendimento e la memoria non [...] riguarda il punto in cui si manifesta la sintesi dell'RNA e delle proteine che caratterizza la fase di consolidamento, , transitoria, che non necessita di sintesi di proteine o di RNA ed è indipendente dall'attivazione della PKA, sia una fase tardiva ...
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Western blot
Vito Antonio Vetrugno
Metodica biochimica utile a individuare una proteina in un dato campione di omogenato tessutale o estratto cellulare. Il metodo, detto anche immunoblot, è stato messo [...] da Edwin Southern – della tecnica Southern blot di utilizzo in biologia molecolare per l’identificazione del DNA. L’identificazione dell’RNA era stata chiamata sempre per analogia di nome Northern blotting. Il Western blot prevede l’utilizzo di una ...
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glicide (o glucide)
Sostanza composta di carbonio, idrogeno e ossigeno, che svolge un fondamentale ruolo biologico con funzioni energetiche e strutturali. Molti g. contengono idrogeno e ossigeno nelle [...] , acidi nucleici, ecc.): così per es. il ribosio, che entra nella costituzione della molecola dell’ATP e dell’RNA, e il desossiribosio, che è uno dei costituenti del DNA.
Classificazione
Possono essere schematicamente suddivisi in: monosaccaridi, le ...
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motore molecolare
motóre molecolare locuz. sost. m. – Dispositivo biologico che trasforma energia chimica in energia meccanica, funzionando come macchina biochimica molecolare alla base dei movimenti [...] cellule e organelli. I principali motori proteici sono la miosina e la chinesina, ma possono considerarsi m. m. anche la RNA (ribonucleic acid) e la DNA (deoxyribonucleic acid) polimerasi. Da un punto di vista teorico, i m. m. sono studiati secondo ...
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orfano, virus
Virus dotato di potere patogeno senza che tuttavia ne sia precisata la relazione causale con malattie note. Il termine fu coniato nel 1955 per indicare un vasto gruppo di virus, contrassegnato [...] di cellule coltivate in vitro, ma che all’epoca risultavano ancora senza una precisa relazione causale con malattie note; sono anche detti echovirus. Oggi sono considerati virus a RNA monocatenario appartenenti alla famiglia dei Picornavirus. ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] indotto da un virus a trasmissione enterica.
E. da virus G. A metà degli anni 1990 è stato identificato un virus a RNA, definito hepatitis G virus (HGV). Si tratta di un patogeno che causa infezione post-trasfusionale la quale può persistere a lungo ...
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FOTOPERIODISMO (App. II, 1, p. 967; III, 1, p. 667)
Gaspare Mazzolani
Le ricerche sul f., basate inizialmente, da quando il fenomeno fu scoperto nel 1920 e per circa 30 anni, su esperienze di natura [...] e ciò avvalora l'idea che l'azione primaria del fitocromo consti di un processo rapido e distinto dalla sintesi di RNA e di proteine.
Questi fenomeni sembrano, poi, sostenere l'ipotesi che il fitocromo Pfr sia associato alla membrana cellulare e che ...
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AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] , dalla coltura di cellu;le di un linfonodo proveniente da un paziente affetto da linfoadenopatia generalizzata, un virus a RNA (RiboNucleic Acid) al quale diede il nome di Lymphoadenopathy-associated virus (LAV) e formulò l’ipotesi che esso potesse ...
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Plastidio che contiene la clorofilla. I c. si trovano singoli o numerosi nelle cellule delle parti della pianta esposte alla luce; mancano nelle oloparassite, nelle saprofite (funghi, batteri ecc.) e nei [...] nella cattura della luce solare, la subunità catalitica dell’enzima ribulosio 1,5-difosfatocarbossilasi e 4 subunità di una RNA-polimerasi specifica di questo organello. La maggior parte dei cpDNA ha una coppia di grandi regioni ripetute e invertite ...
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Biologia
D. genetica Nell’evoluzione, azione differenziante della selezione ( selezione divergente o disruptiva) determinata dalle differenti condizioni ambientali in cui vengono a trovarsi porzioni di [...] gli individui rimasti isolati. È possibile effettuare una valutazione quantitativa della d. con l’ibridazione DNA-DNA e DNA-RNA, il confronto delle sequenze di proteine e l’analisi elettroforetica di sistemi gene-enzima.
Botanica
Si dice angolo di ...
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〈èrre-ènne-a〉 s. m. – In biochimica, sigla dell’ingl. RiboNucleic Acid con cui viene comunem. indicato l’acido ribonucleico, corrispondente alla sigla ital. (meno usata nella stessa Italia) ARN. In biologia, tale acido è responsabile della sintesi...
nucleico
nuclèico agg. [der. di nucleo] (pl. m. -ci). – In biochimica, acidi n. (o nucleinici), polimeri naturali costituiti da una sequenza ordinata di nucleotidi; sono di due tipi: acidi desossiribonucleici (DNA) e acidi ribonucleici (RNA)....