comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] la necessità di fare, dopo la rivoluzionedel Terzo stato (la borghesia), quella del Quarto stato, formato dai lavoratori e marxismo. I maggiori testi marxisti sono Il Manifesto dei comunisti (1848), scritto da entrambi, e Il capitale (1867), di cui ...
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Stato
Massimo L. Salvadori
L’organizzazione della vita collettiva
Lo Stato è l’organizzazione politico-istituzionale e giuridica di una comunità che esercita il potere sovrano in un determinato territorio [...] Costituzione scritta, la prima in età moderna; in Francia, in seguito alla rivoluzione che abbatté il sistema assolutistico, con la Costituzione – anch’essa scritta – del 1791. Entrambi i paesi erano divenuti repubbliche. Le loro costituzioni, pur ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] con l'esilio a Napoleone III e, in Italia, Pisacane.
Intanto, nel Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels, pubblicato alla vigilia delle rivoluzionidel1848, si proclama che tutti i movimenti formatisi sino ad allora erano stati movimenti ...
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RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] 'editoria ideologica, spesso clandestina, svolsero un ruolo efficacissimo nel predisporre il terreno per le rivoluzionidel1848 in tutta Europa, del 1917 in Russia, del 1933 in Germania, degli anni Novanta in Italia (nei limiti già ricordati in cui ...
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Liberalismo
Friedrich A. von Hayek
di Friedrich A. von Hayek
Liberalismo
sommario: 1. Introduzione. a) I diversi concetti di liberalismo. 2. Cenni storici. a) Le radici classiche e medievali. b) La [...] , quindi, anche contro la maggior parte delle rivendicazioni di riforme liberali.
Nel corso della prima metà del secolo, fino alle rivoluzionidel1848, il movimento liberale, sia in Francia che nella maggior parte dei paesi dell'Europa occidentale e ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] conflitto nel centro di potere, e vi è anche chiaro il ruolo svolto dall'intelligencija, simile a quello osservato durante la Rivoluzione francese o le rivoluzionidel1848: la critica radicale al sistema considerato nel suo insieme - ouverture alla ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] del 1791 e del1848, in Germania per le Costituzioni del 1849 e del 1919 e in Italia per la Costituzione del 1947 costituente e p. costituito risalga alle due Rivoluzioni della fine del XVIII secolo (quella americana e quella francese), ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] inglesi che francesi, da James Mill e John Ramsay McCulloch a Jean Baptiste Say; dopo il fallimento della rivoluzionedel1848 riprenderà sistematicamente lo studio dell'economia. E proprio la distinzione smithiana tra salario, profitto e rendita è ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] ); lo stesso accadrà in Svizzera fino alla Costituzione del1848. Tali soluzioni saranno d'esempio anche secoli dopo: si è ormai nella modernità; la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese aprono la strada alla democrazia rappresentativa ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...