In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] nascano tra la fine del XVII e il XVIII secolo, in corrispondenza con le tre grandi rivoluzioni dell’età moderna (inglese in ogni caso, la Costituzione francese del1848.
A proposito del d. costituzionali, alcuni studiosi preferiscono ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] Completamente privata all’epoca di Giuseppe II (1783) della sua autonomia municipale, riacquistò, dopo le rivoluzionidel marzo e dell’ottobre 1848, una larga libertà comunale (1850, effettiva dal 1860) sotto Francesco Giuseppe. La demolizione delle ...
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Ferrari, Giuseppe
Filosofo e uomo politico (Milano 1811 - Roma 1876). Laureato in giurisprudenza, si dedicò poi completamente agli studi filosofici. Ebbe in Gian Domenico Romagnosi il proprio maestro [...] vita, approdando a una concezione attivistica. Sull’onda della rivoluzionedel1848 si dedicò alla riflessione sui caratteri che avrebbe dovuto assumere la rivoluzione italiana. La via del cambiamento graduale, a suo dire, non aveva sbocco, perché ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] egemonia, che sancisce il carattere anacronistico dell’idea ottocentesca di rivoluzione:
Concetto politico della così detta “rivoluzione permanente” sorto prima del1848, come espressione scientificamente elaborata delle esperienze giacobine dal 1789 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] del tempo: nella primavera del1848 (negli stessi giorni in cui a Napoli usciva la prima traduzione della Philosophie des Rechts di Hegel) Silvio Spaventa scriveva sul «Nazionale» (nr. 41, 22 aprile 1848) che
l’idea è la razionalità della rivoluzione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] Stein sul socialismo francese, anche per lui l’esperienza del1848 aveva contato molto. Le «ultime sventure d’Europa», scriveva , che aveva condotto «a compimento una delle più vaste rivoluzioni nella storia dello spirito umano» (p. 121), facendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] rapido evolversi della situazione politica italiana ed europea nei primi mesi del1848, con lo scoppio delle rivoluzioni e l’inizio della Prima guerra di indipendenza. L’Apologia si presenta in realtà, soprattutto nell’ultimo capitolo, come una sorta ...
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Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] 1847 la Lega comunista affidò a Marx ed Engels la stesura del Manifesto del partito comunista, che apparve nel febbraio del1848. Un mese dopo scoppiò la rivoluzione in Francia e in Germania. Marx allora tornò in Germania e fondò la Nuova gazzetta ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] del debito pubblico; e l'una e l'altra trovavano il loro punto di maggiore consistenza (ed era inevitabile) nella critica diretta contro la Rivoluzione O'Connor e M.-F. Arago), vol. VI, Paris 1848 (tr. it.: Abbozzo di un quadro storico dei progressi ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...