Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] fra il 5° e il 4° millennio a.C., ebbe luogo quel grande cambiamento che è stato definito rivoluzioneurbana: nella parte meridionale della Babilonia, la Sumeria, apparve – abbastanza improvvisamente – la prima città.
Dobbiamo intenderci sulle parole ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] che non intendevano considerare perduta la causa della rivoluzione. La posizione di successore di Cesare fu presto tempio di Marte Ultore. Il Campo Marzio è certamente il settore urbano dove più forte è l’impronta lasciata da Augusto, che in questa ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] di Maadi-Buto, caratterizzato da una società di tipo urbano (Maadi, presso Il Cairo, e Tell el-Farain).
All’inizio delle dinastie menfite, con Djoser (III dinastia) si ha una vera rivoluzione nell’architettura. Agli edifici di legno, noti per alcuni ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) [...] singola, isolata e solitamente immersa in un’area verde (➔ villa), urbana o suburbana; quella inserita in un lotto (villino) e il tipo di cielo percorsa dalla Luna in una sua rivoluzione, corrispondenti approssimativamente al percorso di un giorno. ...
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Giorno o periodo di tempo destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere, spesso collegato al ritmo delle stagioni o al compiersi di determinati periodi di [...] volta collegato con il particolare tipo di civiltà (agricola, urbana, di caccia e raccolto).
Nel mondo moderno, si distinguono grandi monarchie; ebbero grande sviluppo con la Rivoluzione francese (che ad alcune diede carattere addirittura ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] e divisioni culturali e di fede.
In Cina, la rivoluzione cinese costrinse molti intellettuali, che rifiutavano il nuovo regime, , adattandosi alle esigenze di una società di massa, urbana e tecnologica. I mass-media, dalle prediche televisive all ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] come il modulor bernardino.È l'origine di una rivoluzione di mentalità che si inserì d'autorità nel codice genetico anche il cellier che l'abbazia di Ourscamp aveva costruito nella sua casa urbana di Parigi: l'edificio, noto come Maison de l'Ours, è ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] potenzialmente sovvertitori, in quel clima di rivoluzione strisciante, dello stesso ordinamento ecclesiastico. Alla di cui si parla per la prima volta in un documento del 1089, sotto Urbano II), si era formata fra sec. XI e XII. Nell'Europa del tempo, ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] con le Piccole Sorelle di Gesù. Esse costituiscono una vera rivoluzione della vita religiosa. Piccoli gruppi contemplativi che vivono nel mondo geograficamente le diocesi e le parrocchie alla società urbana, si è soprattutto posto il problema della ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] talmente esigua (0,5% della popolazione urbana), che nessun disegno di conquista di spazi Rosa, Politica ecclesiastica e riformismo religioso in Italia, in La Chiesa italiana e la rivoluzione francese, a cura di D. Menozzi, Bologna 1990, pp. 17-45.
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verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...