Uomo politico tedesco, socialista (Berlino 1850 - ivi 1932), nipote di Aaron David. Fu uno dei primi membri della socialdemocrazia tedesca (dal 1872). Soppressa dal Bismarck (1878) la stampa socialdemocratica, [...] in un manifesto con H. Haase e K. Kautsky affermava il proprio disaccordo dalla politica bellica dell'impero. Scoppiata la rivoluzione, si adoperò per impedire l'infiltrazione in Germania del bolscevismo e rientrò allora nel partito. Fu rieletto al ...
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Figlio (Berlino 1795 - castello di Sans-Souci 1861) di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz, successe nel 1840 al padre. Né decisamente conservatore né liberale, favorì una [...] raccoglieva le rappresentanze di tutte le province prussiane. Scoppiata la rivoluzione nella capitale (1848), non vi si oppose (mentre l prussiana. Rifiutò (1849) la corona imperiale tedesca, offertagli dall'Assemblea nazionale di Francoforte. Fallito ...
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Uomo politico tedesco (Guben, Bassa Lusazia, 1876 - Berlino 1960). Nell'autunno del 1918 fondò con R. Luxemburg e K. Liebknecht il partito comunista tedesco; nel gennaio 1919 prese parte alla rivoluzione [...] . Deputato al Reichstag dal 1925 al 1933, riparò nell'URSS, dove divenne presidente del comitato centrale del partito comunista tedesco e, dal 1941, capo del movimento della Germania libera. Tornato in Germania nel 1945, nel febbraio 1946 creò con ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] ’epoca in cui i mutamenti messi in atto dalla rivoluzione industriale si riflettono anche sull’editoria e, analogamente a presso la Breitkopf & Härtel, l’affermata casa tedesca di edizioni musicali, per impratichirsi nelle tecniche di stampa ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] di intendere la strategia staliniana (fine della prospettiva della "rivoluzione mondiale", costruzione del "socialismo in un paese solo", nel centro decisionale del Comintern subito dopo l'invasione tedesca, T. si trasferì a Ufa, capitale della ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] , specie durante la guerra di re Sigismondo contro i Cavalieri Teutonici. La fama di C. - richiama il suo nome la "rivoluzione" da cui si fa iniziare la scienza moderna, e "copernicani" si dichiararono Keplero e Galileo - si deve all'elaborazione del ...
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Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] Sicilie e del ducato di Parma, con utili ingenti. La rivoluzione del luglio 1830, e più ancora quella del 1848, portò Parigi e di Londra. Salvate le loro proprietà durante l'occupazione tedesca e tornati a stabilirsi a Parigi nel settembre 1944, i R ...
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Storico del mondo antico e filologo italiano (n. Bari 1942). è professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari, profondo conoscitore della cultura classica e autore di importanti [...] antico, cultura e storia contemporanee (Cultura classica e crisi tedesca, 1976; Togliatti e i dilemmi della politica, 1989; ; La democrazia dei signori (2022); nel 2023, Catilina. Una rivoluzione mancata e Dante e la libertà; nel 2024, Il fascismo non ...
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Saggista e storico (Ecclefechan, Dumfriesshire, 1795 - Londra 1881); fu di umili origini. Il suo matrimonio con Jane Welsh (1826) fu assai burrascoso, sebbene vi fosse, specie da parte del C., un affetto [...] profondo e sincero. Datosi allo studio della letteratura tedesca (Life of Schiller, nel London Magazine, 1823-24, in vol. idea della History of the French revolution (1837), dove la rivoluzione è concepita come giustizia di Dio, e al nesso storico tra ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] una tesi sul concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco (Der Begriff der Kunstkritik in der deutschen Romantik, apparse in lingua italiana, tra le quali: Avanguardia e rivoluzione. Saggi sulla letteratura, Torino 1973; Sul concetto di ...
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minirivoluzione
(mini-rivoluzione, mini rivoluzione), s. f. Cambiamento apparentemente considerevole, ma dalle conseguenze limitate. ◆ Oggi Forza Italia rappresenta una bella fetta dei gruppi del Ppe nell’Europarlamento e ne è uno degli azionisti...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...