BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] molto più tardi dalla linguistica comparata di scuola tedesca.
Ben presto la notorietà del B. superò la pp. 37, 371, 372, 373, 374, 389; V. Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Firenze 1926, a cura di N. Cortese, pp. 111, 112, ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] Juliet Schunk, figlia di un ricco industriale tessile d'origine tedesca che era morta nel 1855 dopo avergli dato due figli; nella Spagna della crisi della monarchia borbonica e della successiva rivoluzione.
Il G. veniva così mettendo a punto uno stile ...
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DE BOSDARI, Alessandro
Vincenzo Clemente
Nacque a Bologna il 10 maggio 1867 da Gerolamo e da Eleonora Ajucchi Legnani, rappresentante di una famiglia di origine albanese alla quale erano stati riconosciuti [...] recupero della Grecia sarebbe poi avvenuto a prezzo di una rivoluzione - quella franco-venizelista - "fatta d'inganni e di Germania revanchista e l'opportunità quindi di abbandonare la carta tedesca.
Ambasciatore a pieno titolo dal 31 dic. 1923; ...
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GLORIA, Andrea
Laura Cerasi
Nacque a Padova il 22 luglio 1821 da Osvaldo, orefice, e da Luisa Tebaldi. Di antica ma non cospicua famiglia, frequentò il ginnasio vescovile e compì nel 1844 gli studi [...] la recezione del metodo storico dalla cultura di lingua tedesca. Il suo oggetto fu identificato nella storia padovana, cui primo lavoro fu composto poco dopo la sconfitta della rivoluzione, con l'illustrazione della Bolla d'oro nella dedizione della ...
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PALLOTTINO, Massimo
Filippo Delpino
PALLOTTINO, Massimo. – Figlio di Carlo, funzionario ministeriale, e di Margherita Perotti, nacque a Roma il 9 novembre 1909, primo di quattro fratelli (Adriano, nato [...] dell’esercito dopo l’8 settembre e l’occupazione tedesca portarono a maturazione la sua crisi politica, da tempo storica della civiltà degli Etruschi: «una specie di “rivoluzione copernicana” che ha radicalmente trasformato il nostro modo di ...
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ARIOSTI, Attilio Malachia (Ottavio)
Riccardo Nielsen
Nacque a Bologna il 5 nov. 1666 da Giuseppe (che apparteneva a un ramo bolognese della famiglia nobile Ariosti) e da Caterina Sgargioli; fu battezzato [...] G. F. Haendel, Leipzig 1924, pp. 29 s.,149; G. Roncaglia, La rivoluzione musicale italiana, II, Milano 1928, p. 247; F. Vatielli, Arte e vita elenco delle opere, ediz. moderne e bibl. ital. e tedesca); Encicl. dello Spettacolo, I, coll. 845-848; Diz. ...
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DE MARSICO, Alfredo
Sandro Setta
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 29 maggio 1888, da Alfonso, archivista di prefettura, ed Emilia Rossi. Avido di letteratura ("malato di poesia" si definirá molti [...] la Scuola positiva di Ferri, di curare la rubrica della letteratura tedesca (aveva un'ottima conoscenza della lingua, e in seguito imparò anche del dopoguerra, turbato dalla prospettiva di una rivoluzione socialista, salutò con favore il sorgere del ...
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BIANCHI, Luigi
Enzo Pozzato
Figlio del giurista Saverio, nacque a Parma il 18 genn. 1856. Entrato alla Scuola normale superiore di Pisa il 14 nov. 1873, si laureò in matematica il 30 nov. 1877. Fu abilitato [...] Lezioni di geometria differenziale, Pisa 1887; ibid. 1894; traduz. tedesca di M. Lukot, Leipzig 1896 e 1899; Sopra una classe pp. 147-155; Sulla teoria della deformazione delle superfici di rivoluzione,ibid., VIII (1899), 1, pp. 141-151; Lezioni ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] primi ad essere perseguitato, in quanto "principale propagatore della rivoluzione" come suona il rapporto che il cardinale Oppizzoni mandò l'esotismo esagerato e la mania d'imitare Inglesi e Tedeschi, avverte anche che questi sono in fondo i vizi di ...
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CAVOS, Catterino (Caterino)
Claudio Casini
Figlio d'arte, nacque a Venezia il 30 ottobre del 1775.
Il padre Alberto fu attivo a Venezia dal 1775 come ballerino al teatro San Moisè, quindi come coreografo [...] ) e quella di direttore d'orchestra: fece conoscere l'opera tedesca (Der Freischütz, 1824) e i generi fondamentali dell'Ottocento francese le Strofe del 1815 furono eseguite, fino alla Rivoluzione, ogni amo a Pietroburgo a favore degli invalidi, ...
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minirivoluzione
(mini-rivoluzione, mini rivoluzione), s. f. Cambiamento apparentemente considerevole, ma dalle conseguenze limitate. ◆ Oggi Forza Italia rappresenta una bella fetta dei gruppi del Ppe nell’Europarlamento e ne è uno degli azionisti...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...