Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jabir è certamente l’alchimista arabo più importante e influente al quale, anche se [...] dibattito sulla struttura della materia fino ai tempi della rivoluzione chimica di Lavoisier nel XVIII secolo.
Il corpus di sospensioni, ripetizioni e rinvii.
Un approccio quantitativo all’alchimia
L’originalità della dottrina chimico-alchemica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il grande successo incontrato nel Settecento dai metodi analitici fa compiere all’’algebra [...] campo contribuiscono anche altri fattori come l’espansione quantitativa dei nuovi campi di ricerca aperti dallo sviluppo del descriptive (Parigi, 1794), destinata a provocare una rivoluzione nella tecnica del disegno meccanico usata dagli ingegneri. ...
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America
Cinematografia
Il concetto di cinema americano è al contempo esteso e ambiguo. Esteso in quanto, se usato in senso proprio, deve comprendere la produzione dell'intero continente e quindi realtà [...] alla potenza distributiva, come anche alla ricchezza quantitativa e qualitativa del cinema statunitense. Occorre comunque grazie all'attività di nuovi autori emersi dopo la rivoluzione castrista del 1959 (i registi Julio García Espinosa, Tomás ...
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Bergson, Henri-Louis
Filosofo francese (Parigi 1859 - ivi 1941).
Vita e formazione
Uscito dall’École Normale nel 1881, con una formazione essenzialmente positivistica, divenne nello stesso anno agrégé [...] al numero, alla misura. Lo spazio è omogeneità quantitativa, la durata eterogeneità qualitativa; il primo può essere di una società aperta e dinamica, nata dalla rivoluzione spirituale del cristianesimo e arricchita dagli sviluppi della scienza ...
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malattia. Storia delle idee di malattia
Gilberto Corbellini
Da un punto di vista storico, il problema di definire che cosa è malattia è stato inquadrato utilizzando tre approcci teorico-esplicativi, [...] come i microrganismi patogeni, nell’ambito della rivoluzione microbiologica dell’ultimo quarto dell’Ottocento, o nera), ma anche la nozione di malattia come deviazione quantitativa dalla costanza della norma fisiologica che consente la sopravvivenza ...
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Scienziato (Parigi 1743 - ivi 1794). Figlio di un noto avvocato parigino, fu indirizzato dal padre verso gli studî giuridici. Non trascurò tuttavia le scienze e seguì corsi di matematica e di fisica, di [...] combinato. La concezione lavoisieriana del calorico aveva una forma quantitativa (L. e Laplace approntarono un calorimetro a ghiaccio L. portò all'avvento di una vera e propria "rivoluzione chimica" e il suo Traité élémentaire ebbe un'influenza enorme ...
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In fisica, è detto delle radiazioni elettromagnetiche percepite dall’occhio, corrispondenti al campo di lunghezze d’onda compreso tra i limiti approssimativi di 400 e 800 nm.
L’astronomia nel v., o astronomia [...] tolemaico, rendendolo sempre più complesso. 1.2 La rivoluzione osservativa. In Europa nel 1576 fu costruito l’osservatorio cui, grazie a sofisticate apparecchiature di analisi quantitativa spettroscopica e fotometrica, si studia lo stato fisico ...
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Filosofia
Nelle antiche cosmologie greche, la gran ‘lacuna’ o vuoto originario preesistente alla creazione del ‘cosmo’. Questo ‘vuoto’ non è da identificare con lo spazio infinito privo di contenuti della [...] di un rumore casuale esterno, ha dato il via a una rivoluzione di concetti e tecniche nell’ambito di una scienza, quale la Uno dei problemi fondamentali consiste nella caratterizzazione quantitativa dei comportamenti caotici, dove le tecniche ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] tappe o sulle fasi di avvenimenti complessi come la Rivoluzione francese, o quando ne indaga le cause: infatti, di competere con il vasto e sperimentato bagaglio delle tecniche quantitative. È singolare però che proprio l'avvento dell'informatica, ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] del dottorato di ricerca (1980) hanno portato a una crescita quantitativa della professione (dai 252 del 1951 ai 1160 del 1991) o a G. Elton: di distruggere le basi sociali della rivoluzione, e di coglierne il senso in una reazione culturale di difesa ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
tecnologico
tecnològico agg. [der. di tecnologia] (pl. m. -ci). – Di tecnologia, attinente alla tecnologia o fondato su di essa: studî t., ricerche t.; il livello t. di un paese, di una regione, di un settore; la rivoluzione t. conseguente...