Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] della filiazione luciferina, che dalla ribellione di Lutero origina la Rivoluzione francese, quello che vivono i papi Pio VI e Pio Longo ebbe esperienze negative con la stampa cattolica napoletana che gli chiese denaro per la pubblicazione del suo ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] esclamava sin dal 1863:
Possiamo noi dire che una rivoluzione sia avvenuta in Italia in fatto di pubblico insegnamento? , Treves, Milano 1868.
G. Oldrini, La cultura filosofica napoletana dell’Ottocento, Laterza, Roma-Bari 1973.
D. Padelletti, Le ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] repubbliche cisalpina e ligure, quindi di quella romana e napoletana, tra il 1796 e il 1799, la sociabilità Roma-Bari 1994, pp. 229-336.
A. De Francesco, Rivoluzione e costituzioni. Saggi sul democratismo politico nell’Italia napoleonica (1796-1821 ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] e il Mare del Nord, già frequentati dalle navi napoletane.
Vi era inoltre l’esigenza di mantenere i consolati non sarà sciolta se non il giorno in cui vi sarà in Francia una rivoluzione radicale e violenta» (Nigra ad Artom il 19 gennaio 1868, DDI, X, ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] o cittadino (se si tratta di una repubblica). Dopo la rivoluzione francese, per le analogie semantiche che li connotano e per le piemontese, o cisalpina, o veneziana, o romana, o napoletana. Ma poi, quasi subito, essenzialmente tutti quelli che ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] L’episcopato salentino nel secolo dei lumi e della rivoluzione, Galatina 2006.
11 Cfr. E. Delle Donne, 19724, pp. 134-135.
30 Cfr. P. Lopéz, Enrico Cenni e i cattolici napoletani dopo l’Unità, Roma 1962. Cfr. anche A. Cestaro, La stampa cattolica a ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] da casa. Inoltre, collegi più o meno prestigiosi (fra i primi, il Tolomei di Siena), scuole rinomate come quella napoletana di Basilio Puoti, e successivamente all’Unità i licei classici, raccoglievano aristocratici e borghesi, che in molti casi dall ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] ma ugualmente convinte della necessità del compimento della rivoluzione liberale col ridimensionamento dell’attuale realtà ecclesiale, come agli Stati padani annessi nel 1859 e alle Province Napoletane nel 1860: sancita da don Margotti sulla «Unità ...
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Integrazione politica
Sergio Romano
Introduzione
Parliamo d'integrazione politica internazionale, generalmente, per descrivere il modo in cui alcuni Stati rinunciano in parte o in tutto alla loro sovranità [...] fusione tra le due flotte maggiori - quella sarda e quella napoletana - , ma l'esercito, benché costituito con corpi provenienti I 'consigli', nel cui nome era stata fatta la Rivoluzione d'ottobre, sopravvivevano nell'aggettivo 'sovietico' che ancora ...
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napoletano
(meno com. napolitano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Napoli, dei suoi abitanti, della loro storia, o di ciò che a essi si riferisce: il mare n., la costa n.; lo spirito n.; la cultura, l’arte, la poesia dialettale n.; canzoni, sceneggiate...
ipercapitalista
s. m. e f. e agg. Chi o che punta alla ricerca di un profitto eccessivo, al di fuori di ogni regola. ◆ A lui [Daniel Cohen] il partito socialista francese ha affidato il compito di aprire un numero speciale della sua rivista...