Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] commerciale Vulcano buono a Nola (2007), nell’area metropolitana napoletana; il progetto (2000) per la London Bridge Tower in La città nuova, 2006, p. 25).
Dopo la rivoluzione digitale
Negli ultimi decenni la cultura architettonica e il mestiere dell’ ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] è già musica. È il dialetto, in cui le canzoni napoletane sono composte, a dare loro un sapore di sincerità profonda, Negli anni Ottanta del secolo scorso c'è stata la cosiddetta rivoluzione del digitale, un nuovo modo di registrare la musica basato ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] l’inquisizione medievale, la guerra civile americana, la rivoluzione messicana). Ad accomunarli, l’idea di raccontare la ‘Sistema’ economico e sociale oltre che militare della camorra napoletana, capace di gestire come una grande holding il rapporto ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] Jacques Duèse rimase probabilmente ancora per qualche tempo presso la corte napoletana, al servizio di Roberto d'Angiò, succeduto al padre spoglie mortali siano state gettate nel Rodano durante la Rivoluzione Francese.
Fonti e Bibl.: E. Baluze, Vitae ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] di un centro veramente combattivo, per cui il nemico di sinistra, la rivoluzione mazziniana, non era meno temibile e odioso di quello di destra, la rilevati, e per la tradizione giurisdizionalistica napoletana, e per l'intransigenza antiborbonica in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Darwin in Italia
Barbara Continenza
Traduzioni e conferenze popolari
Con il titolo Sull’origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza [...] «variabilità indefinita dei tipi specifici», sulla «vera rivoluzione della filosofia zoologica» operata da Darwin, con una ’‘hegelismo critico’ che avrebbe trovato nella cosiddetta scuola napoletana, e soprattutto in Bertrando Spaventa (1817-1883), ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] delle riforme negli anni Sessanta. Nulla di simile alla tragica carestia napoletana e neppure alla crisi che colpì Roma e Firenze». In di riforma giuspubblicistica specie all’epoca della Rivoluzione francese e dopo la scomparsa dell’imperatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] 16 e 100-101). Con Newton si è compiuta quella «rivoluzione delle scienze» che era stata iniziata da Galilei: entrambi Galiani, Epistola de gravitate et cartesianis vorticibus (1714), Napoli, Società napoletana di storia patria, ms. XXX.D.2, 51-64.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] linguaggio in parte diverso rispetto al caso della Scuola napoletana.
In Pietro Verri, per es., oltre al rappresentante Jean-Baptiste Say, il grande erede dello spirito della Rivoluzione che rinnova lo studio dell’analisi economica. In polemica con ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] politica e culturale sopravvenuta alla lacerazione prodotta dalla rivoluzione francese e allo sconvolgimento dell’Europa per tanti poeta, dal giovanile Inno a Nettuno fino alla satira napoletana I nuovi credenti (ci siamo spinti addirittura ad ...
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napoletano
(meno com. napolitano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Napoli, dei suoi abitanti, della loro storia, o di ciò che a essi si riferisce: il mare n., la costa n.; lo spirito n.; la cultura, l’arte, la poesia dialettale n.; canzoni, sceneggiate...
ipercapitalista
s. m. e f. e agg. Chi o che punta alla ricerca di un profitto eccessivo, al di fuori di ogni regola. ◆ A lui [Daniel Cohen] il partito socialista francese ha affidato il compito di aprire un numero speciale della sua rivista...