benessere, Stato del
Stefano De Luca
Come garantire ai cittadini un insieme di servizi sociali
Con l'espressione 'Stato del benessere' (dall'inglese Welfare State) si intende un insieme di servizi ‒ [...] sociale non divenisse distruttivo. Il primo fu il timore della rivoluzione, che spinse gli Stati a varare, sul finire dell'Ottocento luce nell'Inghilterra degli anni Quaranta, quando il liberale William Beveridge presentò un piano secondo il quale lo ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] il 1832 i più insigni rappresentanti del cattolicesimo liberale in Francia furono, con C. de Montalembert e J.-B.-H. Lacordaire, A. Cochin e A.-F. Ozanam. Questo gruppo, favorevole anche alla rivoluzione parigina del 1848, ebbe notevole peso nelle ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] . sembra sia stato coniato da P. Leroux dopo la rivoluzione del 1830, mentre in Inghilterra pare circolasse già qualche anno sec., svolsero in Germania una polemica dottrinaria contro il liberalismo e le dure conseguenze etico-sociali di esso, ponendo ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] più organico con la coeva cultura politica, d’impronta liberale, democratica e anche conservatrice, e alimentò ideologicamente i di uno Stato dagli anni 1870; con la seconda rivoluzione industriale, l’ingresso delle masse nella vita economica implicò ...
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Geografia
Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinonimo quindi di ovest. Emisfero occidentale Nella rappresentazione cartografica del globo terrestre in due emisferi, [...] pubblicistica del tempo come la contrapposizione fra un O. liberale e un Oriente assolutista. Questi atteggiamenti polemici rimasero culmine estremo dopo la Seconda guerra mondiale, con le rivoluzioni in Cina e in Indocina e con l’instaurazione dei ...
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Con riferimento alla storia parlamentare europea, tendenza ‘democratica’ del liberalismo europeo che nello schieramento parlamentare ha tenuto sempre la sinistra dei partiti liberali.
Il r. inglese
Il [...] democratiche, attive finché l’esperienza della Rivoluzione francese decretò la crisi del r. giacobineggiante Amici del Mondo’, fu costituito il nuovo Partito radicale dei liberali e democratici italiani (PRLDI). Dopo un deludente debutto elettorale ...
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Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il n. si è storicamente manifestato in due forme: come ideologia di liberazione [...] altre.
Le origini
Il concetto nacque con la Rivoluzione francese, in stretta connessione con le idee democratiche cd. 'n. dell'autodeterminazione', nel contesto della tradizione liberale e democratica.
L'età del nazionalismo
Dopo l'unificazione ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] imposte dai regimi che si susseguivano.
Conservatori e liberali iniziarono in Inghilterra il loro processo di trasformazione alla collaborazione con i p. borghesi fu indicata dalla Rivoluzione d’ottobre e dalla Terza internazionale, cui fecero capo ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] rivolta è l’epilessia delle folle. Noi vogliamo, noi cerchiamo la rivoluzione del pensiero, che solo ci può dare la scuola libera, non aggiogata di questa elaborazione teorica, la successiva proposta Liberal-socialista.
Coerente fino all’estremo con ...
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Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario.
Il concetto di d., illustrato già da Aristotele nella Politica (il despota deve seminare discordia [...] con l’arbitraria volontà del sovrano. La teoria di Montesquieu, ripresa in funzione antiassolutistica prima e durante la Rivoluzione francese, fu poi svolta in funzione antinapoleonica da Madame de Staël e soprattutto da B. Constant, e rimase ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...