La democrazia cristiana in Europa
Francesco Traniello
Alla locuzione «democrazia cristiana», attestata sin dall’epoca della Rivoluzione francese, sono stati attribuiti nel corso di oltre due secoli [...] alcuni dei suoi seguaci, che svilupparono in senso democratico (ma non privo di risvolti teocratici) le teorie cattolico-liberali enunciate intorno al 1830 dal giornale L’Avenir. Nonostante la frattura intervenuta tra Lamennais e la Chiesa cattolica ...
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Il liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Nonostante l’uso estremamente ampio che ne è stato fatto e ne viene fatto nell’ambito politologico, il concetto di liberalismo è assai controverso. Non si deve dimenticare [...] d’Europa. La concezione politica di Locke e la «Gloriosa rivoluzione» tracciavano la strada dell’avvenire.
Il sistema politico inglese divenne il centro della riflessione dei pensatori liberali. Montesquieu si riferì a esso, nel De l’esprit des lois ...
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PICA, Giuseppe
Carmine Pinto
PICA, Giuseppe. – Nacque a L’Aquila il 9 settembre 1813 da Giovanni e Niccola Sardi.
La sua famiglia apparteneva al ceto medio meridionale che aveva guadagnato potere economico [...] dei quadri dello Stato e del regime, come della rivoluzione e del liberalismo, proveniva dalla borghesia delle province. Pica iniziò l’apprendistato del militante liberale semiclandestino, finendo sorvegliato dalla polizia e arrestato, per quasi ...
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PISCEL, Antonio
Mariapia Bigaran
PISCEL, Antonio. – Nacque a Rovereto (Trento) il 4 marzo 1871 da Antonio e da Giuliana Redolf.
Il padre, imprenditore serico ed esponente della vita pubblica cittadina, [...] all’Associazione politica nazionale, una filiazione del partito liberale; per questo fu schedato dalla polizia austriaca come donna educata ai valori del repubblicanesimo e della Rivoluzione francese, direttrice didattica di una scuola femminile e ...
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partiti socialisti
Organizzazioni politiche del movimento operaio, comparse a partire dall’ultimo quarto del 19° sec. e tuttora operanti in molti Paesi del mondo.
Dalla nascita dei partiti socialisti [...] minoranze che in seguito, sull’esempio del Partito bolscevico e della Rivoluzione d’ottobre, si sarebbero costituite in .
Tra le due in Gran Bretagna, pur essendo l’opera di un liberale di sinistra, proponeva di estendere la protezione sociale da ...
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I partiti politici
Alessandro Pizzorno
Già fra i membri dei parlamenti inglesi dello scorcio del Seicento, alcuni si dicevano appartenere ai whigs (in genere proprietari terrieri o a questi legati); [...] britannico erano iscritti o al partito conservatore o a quello liberale. La diffidenza verso i partiti, però, permase a lungo partito. Del resto, nella stessa Francia della grande Rivoluzione, i partiti erano visti con sospetto come potenziali ...
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Rodolfo Ragionieri
Il problema maggiore relativo alla democratizzazione nel mondo arabo è costituito dalla totale o quasi totale mancanza di democrazia. Se infatti escludiamo il dubbio caso del Libano [...] represse dalla polizia, con morti e feriti. La cosiddetta ‘rivoluzione dei gelsomini’ ha infine obbligato il presidente tunisino Ben ‘Alī è però possibile una deriva di democrazia non liberale con l’assunzione di un’interpretazione letterale della ...
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governo, forme di
Pier Paolo Portinaro
L'organizzazione del potere politico
Tradizionalmente con questa espressione sono stati indicati i regimi politici, più precisamente la loro organizzazione giuridica, [...] minore stabilità e capacità di durare. Fin oltre la Rivoluzione francese, per esempio, la democrazia è stata considerata come di tutti alla gestione degli affari pubblici), è democrazia liberale e non egualitaria (nel senso almeno che l'eguaglianza ...
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riforme e riformismo
Massimo L. Salvadori
La via pacifica al cambiamento e allo sviluppo sociale
Le riforme sono provvedimenti legislativi presi dalle classi dirigenti e dai governi al fine di introdurre [...] quello femminile.
Quello inglese fu un riformismo tipicamente liberale e parlamentare, laddove un nuovo tipo di riformismo relativa stava essenzialmente nello spianare la via alla rivoluzione contro il capitalismo. Sennonché negli ultimi decenni dell ...
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DRAMIS, Attanasio
Francesco M. Biscione
Nacque a San Giorgio Albanese in Calabria Citeriore (oggi provincia di Cosenza) il 1° maggio 1829 da Giuseppe, cospiratore liberale, e da Teresa De Simone, primo [...] movimento risorgimentale) tra il 1842 e il '48, e li strinse amicizia con Agesilao Milano, albanese anch'egli. Partecipò alla rivoluzione del 1848, che in Calabria Citeriore - anche per iniziativa di Domenico Mauro e dei suoi fratelli - ebbe un segno ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...