CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] politica. Ma c'è tuttavia anticipato il tema della rivoluzione agricola nel Mezzogiorno come grande problema nazionale. Si esprimono nuova, che poteva rinnovare la classe dirigente liberale, con una considerazione più consapevole degli interessi ...
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CAMPELLO, Pompeo
Filippo Mazzonis
Nacque a Spoleto il 15 febbraio del 1803 da Bernardino e dalla fiorentina Beatrice Bourbon del Monte. Concluse a Spoleto con successo gli studi iniziati a Castiglion [...] in un comune impegno conservatore i cattolici transigenti e i liberali più moderati, al fine di una conciliazione tra lo Stato dell'Umbria, I-II, Firenze 1861; G. Spada, Storia della Rivoluzione di Roma..., I-III, Firenze 1868-1870, passim;A. Sansi ...
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FIORENTINO, Pier Angelo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli da Giacomo e da Elisabetta Durelli il 5 marzo 1811 (la data di nascita fissata al 18 marzo 1809 e ricavata dall'epigrafe posta sulla lapide [...] giobertiane e rifuggendo da ogni ipotesi di rivoluzione. Anche professionalmente Torino rappresentava per il F , Napoli 1932, ad Indicem. Sempre del De Sanctis si vedano La scuola liberale e la scuola democratica, a cura di F. Catalano, Bari 1954, ad ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] essere perseguitato, in quanto "principale propagatore della rivoluzione" come suona il rapporto che il cardinale Oppizzoni sua figura poté contribuire alla formazione d'uno spirito liberale e attrarre la gioventù intellettuale del tempo, ciò avvenne ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] , LII [1908], pp. 401-414); G. Brunacci, Il liberalismo di A. G. ed alcune lettere inedite, Cortona 1909; U o della contraddizione piccolo borghese, in Id., Letterati e politica tra rivoluzione e Risorgimento, Catania 1974, pp. 151-170; Id., A. ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] (1867) a far parte della redazione del quotidiano liberale di Trieste, Il Cittadino. Nello stesso tempo fondava stampe, Movimento intellettuale in Francia prima e durante la Rivoluzione (Trieste 1878). Altre due conferenze rimaste inedite dedicò pure ...
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LONDONIO, Carlo Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 1° ott. 1780, figlio unico di Girolamo e Giuseppa Goffredi. La famiglia era di origini spagnole, benestante e dedita ai commerci. Rimasto orfano [...] La vicinanza ideale e la collaborazione con il milieu liberale lombardo, che chiuse la sua stagione con il 1934, pp. 98 s., 205, 208, 654, 667; G. Procacci, Rivoluzione americana e storiografia italiana, in Rass. stor. del Risorgimento, XLI (1954), ...
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CANTÙ, Ignazio
Luigi Ambrosoli
Nato a Brivio (Como) il 5 dic. 1810 da Celso e da Rachele Gallavresi, vi rimase fino a undici anni presso il nonno, mentre la famiglia si era trasferita a Milano. Morto [...] direzione del fratello Cesare per riproporre le istanze cattolico-liberali. Al ritorno degli Austriaci in Lombardia, riparò a Lugano dallo scritto La Comune di Parigi nel 1871,repubblica,rivoluzione,incendi e stragi (Milano 1871). Morì a Monza il ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] un analogo esperimento in Italia, giacché "organizzare una rivoluzione vuol dire organizzare uno stato". (Teste di legno, italiana dalla caduta della Destra sino al crollo dello stato liberale, ma l'opera, che avrebbe dovuto intitolarsi Il ritorno ...
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PADULA, Vincenzo
Carmine Pinto
PADULA, Vincenzo. – Nacque ad Acri, in provincia di Cosenza, il 25 marzo 1819, da Carlo Maria e da Mariangela Caterino.
Apparteneva alla piccola borghesia della provincia [...] italiano. Tra i suoi amici erano futuri dirigenti del liberalismo calabrese come Domenico Mauro e Vincenzo Sprovieri.
La società ne era stato tra i protagonisti). Nel 1848 aderì alla rivoluzione, scrisse poemi, inni, canti (La Coccarda, Abbasso, Al ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...