Patriota e scrittore cileno (Valdivia 1769 - Santiago 1825); uomo di formazione liberale ed enciclopedistica, prese gli ordini religiosi (1790). Stabilitosi (1811) a Santiago, comandò una pattuglia di [...] insorti dopo la rivolta del Figueroa, e diede alla rivoluzione creola tutto il suo appoggio, anche con scritti di propaganda politica (Catecismo de los patriotas, Ensayo acerca de las causas de los sucesos desastros de Chile), drammi (La procesión de ...
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Critico letterario (n. Giëvka, Char´kov, 1890 - m. 1939). Figlio di un ministro liberale dello zar, emigrò in Inghilterra subito dopo la rivoluzione del 1917. A Londra, dove tenne la cattedra di letteratura [...] russa, pubblicò una celebre storia della letteratura russa (A his tory of Russian literature, 1926) e uno studio fondamentale su A. S. Puškin (Pushkin, 1926). Tornato nel 1932 in patria, svolse un'intensa ...
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Poeta tedesco (Königsberg 1794 - Dresda 1837). Trasferitosi a Berlino, nel 1828 dovette allontanarsene a causa delle sue simpatie per la causa polacca espresse nel dramma Der alte Student. Ad Amburgo diresse [...] il giornale liberale Norddeutscher Courier, quindi fu attratto a Parigi dalla rivoluzione del 1830, ma tornò in Germania, deluso dagli eventi, e si stabilì a Dresda. Temperamento poetico autentico ma disordinato, riuscì particolarmente nelle satire. ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] 1995.
A. Gleason, Totalitarianism. The inner history of the cold war, Oxford 1995.
F. Furet, Le rivoluzioni nascono dalla debolezza liberale, in Liberal, agosto 1997, 29.
Nazismo, fascismo, comunismo. Totalitarismi a confronto, a cura di M. Flores ...
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SOLŽENICYN, Aleksandr Isaevič
Domenico Caccamo
Scrittore russo, nato a Kislovodsk (Caucaso) l'11 dicembre 1918; premio Nobel per la letteratura nel 1970. Entrambi i genitori avevano origini rurali (i [...] di lavoro.
Il manoscritto fu presentato a Novyj Mir, la rivista liberale diretta dal poeta A. T. Tvardovskij, ma restò a lungo nella rivelava tratti di un arcaismo estraneo all'epoca della rivoluzione.
Nel 1963, sebbene la politica culturale di ...
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VAUVENARGUES, Luc de Clapiers, marchese di
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato il 6 agosto 1715 a Aix-en-Provence, morto il 28 maggio 1747 a Parigi. Di cagionevole salute, formò il suo spirito [...] pratica di virtù. Pronto al dovere nonostante la malattia, liberale nonostante la povertà, tenero e austero, ai compagni era chiusa passione ricorda a volte quella degli uomini della rivoluzione, mentre l'ardito acume sembra precorrere il realismo ...
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VILLEMAIN, Abel-François
Ferdinando Neri
Scrittore e uomo politico, nato a Parigi il 9 giugno 1790, ivi morto l'8 maggio 1870. Percorse una rapida e brillante carriera universitaria; i suoi corsi di [...] pugno tutta la cultura di stato in Francia. In seguito alla rivoluzione del 1848 e all'avvento al potere di Napoleone III, si è un'opera meditata e serena, che rispecchia la sua dottrina liberale di fronte alla Chiesa.
Ma il nome del V. rimane ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] egli conosce e cita) o no. Vi è già l'idea, liberale, delle funzioni dello stato ridotto a tutela della libertà di tutti, non prima del 18 marzo il Cattaneo nemmeno «di saluto». Fu la rivoluzione del '48 che rivelò il Cattaneo anche a se stesso, in ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] ha visto il trait d’union fra il crepuscolo del cattolicesimo liberale e l’alba d’un riformismo sorto nella stagione culturale del melodramma e per l’altro dal ritardo di quella rivoluzione estetica che, tra anni Settanta e Novanta dell’Ottocento, ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] e le due età. Un abisso o un miracolo: la Rivoluzione. E non la Rivoluzione francese in se stessa, ma quanto vi s'incarna, e è in fatto di lettere il sinonimo e l'uguale del liberalismo in politica. E persuaso non a torto il Betti che romanzo ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...