Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] .
È il caso di Carlo Passaglia, gesuita, ma lontano dal ‘partito neotomista’ romano, fortemente contrario alla rivoluzioneliberale e teologo del papa in occasione della proclamazione del dogma della Immacolata concezione negli anni Cinquanta dell ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] espressione più importante. Sorto per difendere la dottrina cattolica e il Romano Pontefice dagli attacchi della rivoluzioneliberale risorgimentale, la rivista si impose nei primi anni del Novecento soprattutto attraverso la penna di padre Enrico ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] , come nel caso di Ruggero Bonghi, o più misurate ma ugualmente convinte della necessità del compimento della rivoluzioneliberale col ridimensionamento dell’attuale realtà ecclesiale, come in Quintino Sella o Bertrando Spaventa, o decisi a un ...
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Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] , insieme alle altre forze del passato, un contributo decisivo all'azzeramento della possibilità stessa di una rivoluzioneliberale in Russia.
Sul terreno letterario, tuttavia, il termine ebbe, quantomeno in Francia, qualche risonanza positiva. Nel ...
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Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] 25 giugno 1920, in P. Gobetti, Carteggio 1918-1922, 2003, d’ora in avanti CG, pp. 120-21). Sulla «Rivoluzioneliberale» del 2 aprile 1922 Gobetti definisce Gramsci un «formidabile polemista di argomenti sociali e letterari», dotato di «uno stile suo ...
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JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] studioso, di politico, di economista pratico. È significativo che P. Gobetti ne pubblicò a puntate la Relazione finale nella sua Rivoluzioneliberale.
Gli ultimi anni di vita dello J. (che nel 1880 aveva ottenuto il titolo di conte) furono dedicati a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Da Ruffini a Jemolo: libertà religiosa e rapporti tra Stato e Chiesa
Francesco Margiotta Broglio
Francesco Ruffini
Richiamando nel 1967 le esperienze della prima infanzia di Francesco Ruffini (al quale [...] e il Corriere, 1912-1925, 2011), ma anche su «Nuova antologia» e su «La Rivoluzioneliberale» di Piero Gobetti. Al congresso fondativo del Partito liberale, nell’ottobre del 1922, predispose i principi di politica religiosa del programma (punto 3 ...
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Gentile giornalista
Floriano Martino
Giovanni Gentile iniziò a collaborare con continuità ad alcune testate giornalistiche durante la guerra, quando aveva ormai pubblicato molti dei suoi lavori più [...] con arte di governo», riducendolo a mera «risultante di forze opposte» (P. Gobetti, La rivoluzioneliberale. Saggio sulla lotta politica in Italia, 1924, a cura di E. Alessandrone Perona, 20084, pp. 48-49). Alla fine di febbraio Missiroli aveva ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] del cattolicesimo, dopo gli isolamenti e le scissioni delle coscienze prodottesi con la rivoluzioneliberale. Negli articoli del D. non ci sono più le paure del liberalismo e del socialismo, ma l'aspirazione a formare finalmente' una élite (i pochi ...
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CICCOTTI, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Palazzo San Gervasio (Potenza) il 28 apr. 1880 da Michele e Maria Teresa Barile, piccoli proprietari terrieri, ebbe rettificato il cognome in Scozzese Ciccotti [...] un bilancio autocritico della ventennale esperienza politica sua e della sua generazione (cfr. Mea culpa, meaculpa, in La Rivoluzioneliberale, 22 maggio 1923). Tornato a Roma nell'ottobre 1923, riallacciò i contatti con i riformisti confluiti nel P ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...