Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] e, anzi, come storico di un ‘Risorgimento senza eroi’ e della lotta politica nell’Italia unita (La rivoluzioneliberale, 1924) annoverato dall’Omodeo nella ‘storiografia dei giornalisti’, ma autore la cui suggestione influì non poco, a distanza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] , Torre, Spellanzon, Corrado Barbagallo, Ciccotti, Romolo Caggese, Piero Pieri) e dal 1922 su quelle de «La Rivoluzioneliberale» di Piero Gobetti, che alla formula delle riviste fiorentine s’ispirava (Silva, Spellanzon, Salvatorelli, Nello Rosselli ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] ai più anziani le vicende del periodo napoleonico e contribuirono a mettere in diretta connessione la rivoluzioneliberale con la Rivoluzione francese, condannandola nello stesso modo. Nello Stato pontificio alcuni vescovi si ribellarono ai nuovi ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] autorizzata trapelava ottimismo sulle possibilità che alla Chiesa poteva riservare un’evoluzione in senso democratico della rivoluzioneliberale italiana. Tornava d’attualità la convinzione, che il padre Curci aveva espresso quarant’anni prima, che ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] politica sostenuta da un profondo senso religioso.Gobetti, scrive Omodeo, si fa procuratore della rivoluzioneliberale contro il Risorgimento ‘rivoluzione fallita’. Incapace di lasciar parlare pacatamente le cose e i fatti, li commenta prima ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] più paventati ‘guasti’ prodotti dalla ‘rivoluzioneliberale’, la preoccupazione di tutelare i giovani da simili pericoli andò crescendo sensibilmente. Ad aumentare i timori contribuirono, dagli anni Ottanta del secolo XIX, soprattutto nel Nord, tanto ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] ‘sogno’ dei protestanti aveva, appunto, ben poche possibilità di realizzarsi.
Esso consisteva nella fiducia che la rivoluzioneliberale nazionale potesse – e dovesse – essere accompagnata da una riforma etico-religiosa; faceva leva sulla convinzione ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] della scena, ciò che lo faceva riammettere a quello spazio pubblico da cui era stato emarginato a seguito della rivoluzioneliberale. Per questo lo strumento essenziale era il ‘partito’, ma nel senso ottocentesco del termine, non in quello post 1917 ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] da ispirare il cristiano coraggio, da risvegliar la pietà»9.
Alla frattura introdotta nel corpo sociale dalla rivoluzioneliberale e borghese, Ventura contrapponeva la possibilità di una reintegrazione organica della società su basi cattoliche. Nella ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] (la Charte concessa in quell’occasione non fu che una rielaborazione aggiornata di quella del 1814). La successiva rivoluzione (liberale) belga del 1831 con la sua Costituzione che rivedeva solo limitatamente la Carta francese avrebbe confermato la ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...