PARETO, Vilfredo
Luigi Amoroso
Nato a Parigi il 15 luglio 1848, dove il padre Raffaele, vecchio patrizio genovese, mazziniano, viveva esule, morto a Céligny (cantone di Ginevra) il 20 agosto 1923. Passò [...] antitetico a quello di origine, per cui il vecchio liberale, che da principio tendeva al radicalismo se non al incontrastate la cultura. Prima di compiersi nelle folle, una rivoluzione spirituale si era compiuta in lui. Perciò gl'Italiani d ...
Leggi Tutto
La parola censura ha varî significati. Censura è una delle punizioni previste dal vigente stato giuridico nei riguardi di funzionarî impiegati ed agenti dello stato. Censura ecclesiastica è altresì la [...] ad essa siano varie e contrastanti opinioni. Il pensiero liberale, partendo dal presupposto che il pensiero sia di per sé Sant'Uffizio e demandata a organi laicali.
La rivoluzione francese sconvolge tutto l'ordine giurisdizionalistico. Reagendo ...
Leggi Tutto
MANIN, Daniele
Pietro Orsi
Patriota, nato a Venezia il 13 maggio 1804 da un modesto avvocato d'origine ebraica, il cui padre, essendo stato tenuto a battesimo da quegli che fu poi l'ultimo doge, Ludovico [...] liberò.
Il tempo della lotta legale è finito; incomincia la rivoluzione. Il M. però comprende che l'affrontare subito le truppe marzo: "Noi non domandiamo all'Austria di diventare umana e liberale...: noi le domandiamo che se ne vada". E quando ...
Leggi Tutto
ROSSI, Pellegrino
Carlo Alberto Biggini
Nato in Carrara il 3 luglio 1787, assassinato a Roma il 25 novembre 1848. Compì i suoi primi studî a Correggio, iniziò i suoi studî universitarî in diritto a [...] problema dall'altro: gli ordinamenti politici e giuridici liberali dovevano essere una prima e salda tappa sulla sa mort (1787-1848), ivi 1887; R. Giovagnoli, P. R. e la rivoluzione romana, voll. 3, Roma 1911; C. A. Biggini, Il pensiero giuridico e ...
Leggi Tutto
Nato a Palermo da Francesco, allora principe ereditario, e da Maria Isabella dei Borboni di Spagna il 12 gennaio 1810, morto a Caserta il 22 maggio 1859. Portò dapprima il titolo di duca di Noto, e nel [...] concesse la costituzione ai sudditi, impaurito dalla rivoluzione e perché riteneva di poter riguadagnare con quel M. D'Ayala, Vita del re di Napoli, Napoli 1860 (in senso liberale, ma sufficientemente equanime); N. Nisco, F. II e il suo Regno, ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] ricerche che ne avrebbero fatto uno dei maggiori storici delle idee del secondo Novecento. Nel solco della tradizione liberale individualistica, B. si è occupato dell'Illuminismo e del Romanticismo, del marxismo, delle dottrine utopistiche e del ...
Leggi Tutto
Nato a Barletta verso il 1777, morto a Napoli il 25 novembre 1861. Allorché i Borboni, al sopraggiungere dei Francesi, dovettero riparare in Sicilia, egli ve li seguì, e poscia andò in Spagna a combattere [...] , ebbe occasione di far dimenticare il passato liberale, e ottenne l'incarico di riorganizzare la in esilio; a stento riuscì allora a ricoverarsi a Montpellier. Passata la rivoluzione, tornò a Napoli (1850), ma il re non volle più saperne di ...
Leggi Tutto
Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] Piaz, Kossmat, Kober, ecc.) ha portato una vera rivoluzione sulle idee per l'innanzi prevalenti. Per la conoscenza dei . La palese protezione che il governo ticinese accordava ai liberali italiani mosse l'Austria a proclamare il blocco (1853-55 ...
Leggi Tutto
SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] nuovo padrone della città.
Quella del 1848-49, con i suoi postumi immediati, fu l'ultima rivoluzione regionalistica della Sicilia. Nei liberali dell'isola, esuli o sfuggiti alla reazione, si venne diffondendo la convinzione che bisognava inalveare il ...
Leggi Tutto
(A. T., 166-167).
Sommario. - Geografia: Generalità (p. 387); Storia dell'esplorazione (p. 388); Geologia (p. 393); Morfologia (p. 394); Clima (p. 399); Idrografia (p. 401); Flora (p. 404); Fauna (p. 406); [...] non avesse potuto riscattarsi. Interrotto con la rivoluzione americana tale commercio, sorgeva in Inghilterra una viva spesso di governi di coalizione fra il partito laburista e il liberale o lo stesso conservatore; talvolta, contro i laburisti, fra ...
Leggi Tutto
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...