TURCHIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
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Delio CANTIMORI
(Türkiye o Türkiye Cümhuriyeti "Repubblica [...] Angora e Kemal Pascià, Roma 1932; E. Rossi, Recenti aspetti della rivoluzione turca, in Il giornale di politica e letteratura, VIII (1932); id Bey, il quale fondò nel 1930 un partito repubblicano liberale; gli eccessi ai quali diede subito luogo la ...
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OTTOMANO, IMPERO
Ettore Rossi
. Stato turco musulmano durato dal 1300 circa al 1922. Il nome di "Impero Ottomano" è dell'uso europeo; i Turchi chiamavano il loro stato devlet-i ‛aliyyeh-i osmāniyyeh [...] reazionaria da Maḥmūd Nedīm Pascià (v.). Nel 1876 il partito liberale, deposto ‛Abd ul-‛Azīz e costretto ad abdicare anche il alla fatica dei remi. Il sultano Maḥmūd II, dopo la rivoluzione greca del 1821, allontanò dalla marina i Greci che non ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] religiose e morali dei cittadini. Il particolare liberalismo con cui Rawls coniuga moralità e politica non dell'etica, Padova 1994.
S. Bartolommei, Etica e natura. Una rivoluzione copernicana in etica?, Roma-Bari 1995.
V. Gessa-Kurotschka, Alasdair ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] nel '91, fino al '92. Nel quale anno, fuggendo insieme la Rivoluzione, dopo breve dimora nel Belgio, si stabilirono a Firenze, dov'egli morì egli aveva sempre avuto simpatia per la monarchia liberale inglese, i cui buoni effetti aveva sperimentati ...
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(XIII, p. 780; App. II, i, p. 841; App. III, i, p. 538)
Le tematiche relative ai sistemi elettorali sono state considerate nella voce elezione del volume XIII dell'Enciclopedia Italiana, in cui viene riportata [...] leader dell'opposizione e il capo dell'Alleanza liberale-socialdemocratica in modo da assicurare una certa francese, 6° vol., Milano 1994⁶; A. Morel, La Francia dalla rivoluzione alla V Repubblica, in Democrazia e referendum, a cura di M. ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] cosa pubblica; la concezione moderna, prima assolutistica e poi liberale, che si può far risalire alla nascita e allo sviluppo, con il Rinascimento, la Riforma e le grandi rivoluzioni borghesi, dello Stato nazionale europeo e i cui padri fondatori ...
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Incoronato il 12 maggio 1937 in Westminster re di Gran Bretagna, dell'Irlanda Settentrionale, dei Dominî d'oltre mare, e imperatore delle Indie, Giorgio VI rinunziava, dieci anni dopo, al titolo imperiale [...] instauravano nell'Impero la temperie opportuna all'avvento della rivoluzione industriale in un'area vasta ormai come il mondo ostili non solo i parlamentari dell'opposizione laburista e liberale, ma uomini di parte conservatrice avversi alla politica ...
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. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] di lingua indo-europea. Era il nazionalismo tedesco che si affermava, in contrasto con le idee della Rivoluzione e con il liberalismo anglo-francese che avevano cooperato all'emancipazione degli ebrei: i quali poi incominciavano, anche nei rapporti ...
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STENDHAL
Pietro Paolo Trompeo
. Sotto questo pseudonimo, non si sa bene per quale ragione adottato, è universalmente noto lo scrittore francese Henri Beyle, nato a Grenoble il 23 gennaio 1783, morto [...] (consentite o clandestine), sugli avvenimenti della rivoluzione ch'egli salutò con entusiasmo anche perché la fu il più grande amore dello S. Tutta presa dal suo idealismo liberale e patriottico, dotata d'un senso squisito e quasi ombroso dell' ...
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JEFFERSON, Thomas
Leonardo Vitetti
Uomo politico americano, nato il 13 aprile 1743, a Shadwell, nella contea di Albermale, morto a Monticello (Virginia) il 4 luglio 1826. Suo padre, Peter, apparteneva [...] . E tuttavia il pensiero intimo di J. è che la rivoluzione non sia in sé solo una reazione agli abusi del governo inglese importanza grandissima per intendere l'influenza che il movimento liberale francese esercitò sulle sue idee, e per rendersi conto ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...