Uomo politico cileno (Santiago del Cile 1850 - ivi 1901). Figlio di F. Errázuriz Zañartu, fu deputato nel 1885, ministro della Guerra e Marina (1890), attivo avversario di Balmaceda nella rivoluzione del [...] di Giustizia con J. Montt, e presidente della Repubblica dal 1896 al 1901. Il suo governo, di impronta liberale, fu caratterizzato da controversie internazionali: oltre alla questione di Tacna e Arica col Perù, dovette discutere con la Bolivia ...
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Pubblicista (Danzica 1812 - Berlino 1884); di origine ebraica (fondò, assieme al dr. Stern e al rabbino Holdheim, la prima comunità ebraica riformata di Germania), nel 1849 creava la democratica Urwählerzeitung [...] e, dopo la soppressione di questo giornale, la Volkszeitung, di tendenza liberale. Pubblicò tra l'altro una cronaca della rivoluzione e della reazione in Germania e particolarmente in Prussia dal 1848 in poi (Revolutions- und Reaktionsgeschichte ...
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di Luciano Pellicani
La storia del 20° sec. ha confermato la profezia formulata da E. Renan nel 1885: dopo "molte alternative di anarchia e dispotismo", la d. liberale è riuscita finalmente a imporsi in [...] costituisce un problema. Tanto più che, a partire dalla rivoluzione iraniana (1979), è apparsa sulla scena mondiale una di assedio in cui per generazioni sono vissute le d. liberali del vecchio continente, dall'altra ha contribuito a creare una ...
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URSS (XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, 11, p. 1065; III, 11, p. 1043)
Domenico Ruocco
Rita Di Leo
Domenico Caccamo
Cesare G. De Michelis
Sergio Rinaldi Tufi
Xenia Muratova
La trasformazione di [...] nel panorama culturale complessivo, rappresentava l'antagonista del "liberale" Novyj mir, diretto fino al 1970 da rapida e distesa, rende il dinamismo e la tensione degli anni della rivoluzione e della guerra civile; V. Stožarov, A. Gricaj con i loro ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] i deboli, i ricchi e i poveri vede la causa delle rivoluzioni. Mentre gli uni vogliono assolutamente l'ineguaglianza, gli altri a ogni italiano in specie: G. De Ruggiero, Storia del liberalismo europeo, Bari 1925; I. Petrone, La filosofia politica ...
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(XII, p. 983; App. I, i, p. 517; II, i, p. 788; IV, i, p. 594; V, i, p. 834)
I temi generali della scienza giuridica sono ampiamente trattati nel vol. XII dell'Enciclopedia Italiana, nel quale sotto la [...] esistono Stati che hanno formalmente scelto i principi dello Stato liberale, ma che non sono sempre stati in grado di 256; A. Gattini, Il "common heritage of mankind". Una rivoluzione in diritto internazionale?, in Comunicazioni e studi, 1985, pp. 651 ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] la via che dovevano additare poi l'illuminismo e la Rivoluzione francese, pose almeno il principio.
Ma un altro carattere aggiunge, un po' più tardi, la nuova letteratura liberale e rivoluzionaria. D'una politica seolastica degna di questo nome ...
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RUSSIA
Berardo Cori
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
(XXX, p. 264; App. II, II, p. 756; III, II, p. 638; v. anche urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, II, p. 1065; III, II, p. 1043; IV, III, p. [...] paesi dell'Occidente, sono stati gli ispiratori della nuova Costituzione liberal-democratica della R. e di solito dimostrano di essere età comunista, di solito con nomi di protagonisti della rivoluzione bolscevica.
Così, tra il 1990 e il 1992 sono ...
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. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] egualmente capaci dei diritti politici. All'epoca delle rivoluzioni del secolo decimottavo, la parola popolo indicò l' repubblicano, dal P.S.L.I. e, in parte, dal Partito liberale) o anche aderendovi, temevano di sperperare il loro voto, dandolo a ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] impero ottomano, l'impero absburgico, l'impero russo. Le rivoluzioni scuotevano il mondo. G. Simmel, scomparso nel 1918, in a celebrare il rito funebre di un'epoca della civiltà: liberale, borghese, cristiana, alienata e reificata, in ogni caso ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...