Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] ». Soltanto nel 1888 l’economista inglese Philip Wicksteed introdusse il termine marginale per indicare l’inclinazione della curva dell’utilità totale.
Diversi studiosi hanno parlato di una vera e propria ‘rivoluzione marginalista’ a motivo del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] Aurelio (354-430), vescovo di Ippona; il celebre filosofo-politico inglese Giovanni di Salisbury (nato tra il 1110 e il 1120 e da un mercato all’altro: sono tutti segni di una ‘rivoluzione’ socioculturale, di nuove concezioni di vita e di nuovi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] fu la Gran Bretagna l’antesignana della rivoluzione industriale, è chiaro perché il pensiero di Smith sia fiorito proprio lì, ma né la sua complessità, né l’egemonia economica inglese del Settecento si comprenderebbero senza l’evoluzione precedente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] si guarda con attenzione e crescente preoccupazione alla rivoluzione industriale che si sta realizzando in Inghilterra e in assistito rispetto a quella di lavoratore e approva la riforma inglese del 1834, basata sul principio della less eligibility, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] ’intento di distinguerlo da quello espresso dalla scuola inglese e dal suo approccio individualistico. L’economia, per era inevitabile la conclusione che:
disgraziatamente questa vera rivoluzione che deve portare agli uomini una felicità senza dolori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Dinamica economica
Roberto Scazzieri
Secondo una definizione classica, un sistema economico dinamico comprende relazioni il cui andamento nel tempo è determinato da equazioni le cui rispettive incognite [...] nell’assicurare il vantaggio competitivo del «commercio inglese» viene integrata dall’analisi del ruolo o sta cercando di adottare (Keynes e i Keynesiani di Cambridge. Una “rivoluzione in economia” da portare a compimento [2007], 2010, p. 245).
In ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] stato fatto, o non fatto, nella tradizione della scienza economica inglese, e quindi italiana.
La grande narrativa, in base alla una virtù?), mentre la seconda è al cuore della rivoluzione etica dell’economia di mercato.
La tradizione italiana dell’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusnaturalismo
Roberto Lambertini
Secondo Guido Fassò (Giusnaturalismo, in Dizionario di politica, diretto da N. Bobbio, N. Matteucci, G. Pasquino, 1983, ad vocem),
il giusnaturalismo è la dottrina [...] insieme con i loro critici, subirono questo influsso in ambito inglese, mentre sul continente Jean Gerson (1363-1429) attaccò i la pratiche che si andavano affermando, con la ‘rivoluzione commerciale’, nei mercati dell’Occidente, un altro tipo ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] nuove tecnologie. Braudel (v., 1977) si dichiarò sorpreso dal fatto che non vi fossero state strozzature nella rivoluzione industriale inglese del 1760-1820. In realtà si sbagliava: si determinano sempre delle strozzature nell'ambito di una crescita ...
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Cameralismo
Pierangelo Schiera
1. Introduzione
Il cameralismo non è fenomeno facile da definire preliminarmente, sulla base di criteri interni attinenti, come di consueto, ai contenuti della sua esistenza [...] dell'evoluzione della teoria sociale tedesca dalla Riforma alla Rivoluzione francese. Ma non basta; Small insiste nel dire questa consapevolezza 'moderna' è diversa sia dalla via inglese che da quella francese, eppure non è meno interessante ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...