Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] parte degli umanisti civili).
L’economia moderna, politica (inglese) e civile (italiana), nacque quindi inserita all’interno definitiva della società industriale che fa seguito alla rivoluzione industriale. Quella industriale è una società che produce ...
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Bilancio pubblico
Filippo Cavazzuti
Introduzione
Joseph Schumpeter ci ricorda che a "Goldscheid resterà sempre il merito di essere stato il primo [...] a diffondere la verità che il bilancio 'è lo scheletro [...] del tutto estranei a tale dibattito gli studiosi di lingua inglese. Come si legge infatti negli scritti di uno dei tempi delle città-Stato della Mesopotamia e, di fatto, fino alla Rivoluzione francese. È ovvio, invece, che il peso di questa forma di ...
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Carlo De Benedetti
New economy
Una rete per l'economia del futuro
La rivoluzione della net economy
di Carlo De Benedetti
23-24 marzo
Al centro del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo tenutosi [...] un ulteriore gap fra chi ha già adeguato le proprie strutture alla rivoluzione in corso e chi è, al contrario, in ritardo nell'aggiornamento immagazzinare informazioni (o conoscenza per seguire la dizione inglese) ed elaborarle, e sul quale grava la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] proposte di riforma giuspubblicistica specie all’epoca della Rivoluzione francese e dopo la scomparsa dell’imperatore Giuseppe Pietro Verri sappiamo che fu soprattutto l’amicizia con l’inglese Henry Lloyd che lo iniziò ai vasti problemi della politica ...
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Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] e Adam Smith nel Settecento.
Successivamente, dopo la 'rivoluzione marginalista' di fine Ottocento, il concetto di sovrappiù viene una forma diversa nelle teorie degli economisti classici inglesi, centrata sul rapporto tra profitti e accumulazione.
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Miriam Kennet; Michelle S. Gale de Oliveira; Volker Heinemann
Green economy
«Viviamo in un’età di trasformazione globale, un’età di economia verde» (Ban Ki-moon)
Strumenti e obiettivi dell’economia ecologica
di [...] dividendi ha finito per coinvolgere profondamente l’economia inglese, allo stesso modo in cui la fuoriuscita del trasformazione globale, l’età dell’ampiamente predetta quarta rivoluzione industriale – ‘decarbonizzando’ le nostre economie e lavorando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] Dal 1874 a Firenze esce «L’economista», ispirato all’omonima rivista inglese ed emanazione del gruppo liberista che, alleandosi con la Sinistra, contribuì alla rivoluzione parlamentare del 1876. Infine, la «Rassegna settimanale» (1878-1882), che apre ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] al suo lessico, non è quindi il fatto di aver scelto come campo d'osservazione la società inglese al compimento della rivoluzione industriale, e pertanto nel momento in cui l'industrialismo incominciava a essere percepito ovunque come un tratto ...
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Marginalismo
Stefano Zamagni
Introduzione
All'inizio degli anni settanta del secolo scorso uscirono tre libri importanti: The theory of political economy (1871), di William Stanley Jevons, i Grundsätze [...] improvviso, negli anni ottanta e nella prima metà dei novanta, esplose la rivoluzione. In Inghilterra A. Marshall, F.Y. Edgeworth, P.H. classico. In base a quel metro, gli antiricardiani inglesi non erano da considerare classici, mentre Malthus e Say ...
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FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] 'insegnamento accademico, ma aumentò il suo prestigio.
La rivoluzione del 1820-21 trovò quindi nel F. un intellettuale in Marsiglia. Qui scrissi la Magiadelcredito, tradussi il MacAdam dall'inglese, e vi aggiunsi l'introduzione, le appendici etc. Di ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...