Paolo Uccello
Manuela Gianandrea
Il pittore della prospettiva irreale
Paolo Uccello, pittore della prima generazione di artisti fiorentini del Quattrocento, partecipò ai dibattiti artistici della cultura [...] capolavoro: il Monumento equestre a Giovanni Acuto, il grande condottiero inglese, il cui vero nome era John Hawkwood, che aveva guidato mutevolezza dell’apparenza fisica. Quasi un’anticipazione di Picasso e della rivoluzione pittorica del cubismo! ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] con preferenza per le forme architettoniche. L’o. inglese, influenzata da quella francese, predilige forme archi; porcellana, determinano una crisi del settore. Interrotta per la Rivoluzione, l’o. francese si riafferma con Napoleone (tiara per ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] Roma furono attivi, tra gli altri, D. Corvi, A. Cavallucci, l’inglese G. Hamilton, fino al tedesco R. Mengs, a F. Giani e agli Francia, dove il ritorno all’antico trovò nelle idee della Rivoluzione un forte impulso morale, per J.-L. David il modello ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] Nevers (smalto perlaceo, gusto eclettico; durante la Rivoluzione produsse le faïences patriotiques così dette dai soggetti Di fondamentale importanza per la formazione del gusto moderno fu la m. inglese. Nel 17° sec. e all’inizio del 18° si produceva ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] F. Milizia, F. Algarotti o di architetti e teorici della cosiddetta rivoluzione illuminista: É.-L. Boullée, C.-N. Ledoux, J.-N.-L premessa ideale del r. si trova già nelle istanze teoriche inglesi della fine del 19° sec. (scuola delle Arts and Crafts ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] 1975), P. Caponigro (n. 1932), J. Uelsmann (n. 1934) e l'inglese R. Moore che divenne l'anello di congiunzione tra White e l'Europa.
Nel e solidarietà nei confronti degli oppressi. Dopo la rivoluzione di Castro nel 1959, Cuba divenne il maggior ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] corrente da fornire il titolo all'opuscolo di un influente giornalista inglese, W.T. Stead, The Americanization of the world, or the dell'ideologia di massa e del ricorso al mito della 'rivoluzione' tanto a sinistra quanto a destra che risiede la ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] . R. Attlee, As it happened, ivi 1954, per la rivoluzione laburista, e A. Eden, Full circle, ivi 1960, per la partire la corrente più recente e oggi più viva del dramma inglese che ha nuovamente ripiegato su una prosa aderente al parlato contemporaneo ...
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PIANO REGOLATORE (XXVII, p. 120)
Lodovico QUARONI
Giovanni ASTENGO
REGOLATORE Piano regolatore urbano. - Il progresso dell'interesse per i problemi sociali, la consapevolezza degli errori commessi e [...] in diversi altri, ultima fra le quali e più completa quella inglese del 1947. Gli studî di Lewis Mumford, di José Louis i caratteri della civiltà e delle generazioni che seguono la rivoluzione industriale e quelle del passato è troppo forte perché ...
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YORK (Eburācum dei Latini; Caer Ebrauc dei Celti; A. T., 47-48) e Yorkshire
Marina EMILIANI SALINARI
F. G. RENDALL
Léopold Albert CONSTANS
Luigi Villari
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Città dell'Inghilterra nord-orientale, [...] York, per circa un millennio, sino all'epoca della rivoluzione industriale, fu considerata uno dei più attivi mercati dell' la più vasta (15.749 kmq.) e una delle più popolose contee inglesi (4.389.465 ab.), che, dal punto di vista fisico e umano ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...