PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] strutturale dell'epoca. Ma negli anni Sessanta la rivoluzione chomskiana in linguistica (Chomsky 1957) e l di una rete neurale, della capacità di fare il passato dei verbi inglesi. La rete riceve in ingresso una codifica della radice di un verbo ...
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Uomo di stato, nato a Ribera (Girgenti) il 4 ottobre 1818 da Tommaso e da Giuseppina Genova, morto a Napoli l'11 agosto 1901. Compiuti i primi studî nel seminario greco-albanese di Palermo, si laureò in [...] si recò nell'isola per stringere accordi e preparare la rivoluzione.
Quando Palermo insorse (12 gennaio 1848), entrò nel posto del Depretis, essendo fallito il tentativo di mediazione inglese presso il Negus, mandò in Africa la spedizione San Marzano ...
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GEOGRAFIA (XVI, p. 602; App. II, 1, p. 1029; III, 1, p. 723)
Aldo Sestini
Oltrepassata la metà del 20° secolo, una rassegna dei progressi della g. non ha più da occuparsi in linea preminente dell'esplorazione [...] riviste, si limitano tutt'al più a brevi riassunti in inglese. Per agevolare l'accesso alla letteratura sovietica, la Società geografica è nata una "nuova g.", in virtù di una "rivoluzione quantitativa". Si afferma che la nostra disciplina, se vuole ...
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Si ha carestia quando l'elemento principale di alimentazione di un paese (per lo più grano; riso per i paesi asiatici) viene a mancare. Ciò può accadere o per effetto di cause naturali o in conseguenza [...] travisa le cose sì da indurre il popolo alla rivoluzione.
Considerando la carestia come malattia dell'organismo economico e quella provocata in Germania dalla guerra dei contadini, le carestie inglesi del 1005 e del 1586, che diede origine al sistema ...
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INTERNAZIONALE e internazionalismo
Rodolfo Mondolfo
Nel senso più generale questi termini qualificano tutte le relazioni o tendenze ideali o pratiche, che stringano forze individuali o collettive in [...] ; che tuttavia tendeva a generalizzarsi, quando la piega assunta dalla rivoluzione russa, col colpo di stato di Lenin e del bolscevismo, Berlino 1919 in poi (anche in russo, inglese e francese). edizioni della Fédération Syndacale Internationale, già ...
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Uomo politico, nato a Russi il 22 ottobre 1812, morto a Quarto il 1° agosto 1866. Uscito da una famiglia di patrioti, già illustrata da suo zio Domenico Antonio (v.), studiò medicina a Bologna, dove primeggiò [...] giovani, e nel 1831 prese parte nella milizia alla rivoluzione che condusse al governo costituzionale delle Provincie unite. Fu Firenze, l'illustre statista G. Gladstone la traduceva in inglese, e pubblicava a Londra. Fatto cittadino piemontese, si ...
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MANIN, Daniele
Pietro Orsi
Patriota, nato a Venezia il 13 maggio 1804 da un modesto avvocato d'origine ebraica, il cui padre, essendo stato tenuto a battesimo da quegli che fu poi l'ultimo doge, Ludovico [...] li liberò.
Il tempo della lotta legale è finito; incomincia la rivoluzione. Il M. però comprende che l'affrontare subito le truppe austriache nel marzo del 1854, il ministro inglese Russell disse nel Parlamento inglese che se gl'Italiani fossero stati ...
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Uomo politico, storico e letterato, nato a Torino da Prospero B. il 27 novembre 1789, morto ivi il 3 giugno 1853.
Cesare Balbo risentì, nella sua formazione mentale e morale, delle tendenze dell'epoca [...] classi sociali, rette da un regime costituzionale, sul tipo inglese.
Nel 1819-1820 per identità di sentimenti si unì una unica colpa con il Santarosa e gli altri capi della rivoluzione, sì che il Balbo fu sottoposto all'inchiesta politica e confinato ...
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VITTORIO EMANUELE I re di Sardegna
Francesco Lemmi
Secondogenito di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia Ferdinanda dei Borboni di Spagna, nato a Torino il 24 luglio 1759, morto nel castello di Moncalieri [...] il lontano rumore: il 9 maggio 1814 giunse, su una nave inglese, a Genova, che il Bentinck aveva ricostituita in repubblica, e adelfi e ai federati. Scoppiata, nel marzo 1821, la rivoluzione anche in Piemonte, non volle ricorrere alle armi, che pure ...
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Nato a Napoli da Carlo (poi III come re di Spagna) e da Maria Amalia Walpurga di Sassonia, il 12 gennaio 1751, morto a Napoli il 4 gennaio 1825. Era il terzo maschio e gli toccò di regnare in Napoli perché [...] della Spagna passò, per volere della regina, a quella austriaca e, quando scoppiò la rivoluzione francese, si trovò vincolato alla politica austro-inglese. A questa, che del resto rispondeva ai reali interessi dello stato meglio della cosiddetta ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...