MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] effeminati, l'attillata redingote (velada), elaborata da un costume di caccia inglese, di seta a fiorami, il gilet (panciotto) ancor più ricco, la parte inferiore del volto.
Toccava alla rivoluzione francese spazzare quelle frivole eleganze e rendere ...
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Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] (1829) e a Genova. In quest'ultima città, dopo la rivoluzione del luglio 1830, manifestò idee poco ortodosse, onde fu richiamato a , scrisse un Extrait dei pesanti volumi dell'inchiesta inglese sulla tassa dei poveri e lo pubblicò, per desiderio ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] simile a quella dei sans-culottes della rivoluzione francese; quella bianca avrebbe incarnato le virtù tedesca ma le loro lontane origini negli hooligans e negli skinheads inglesi, giovani reazionari di origine piccolo-borghese e operaia.
In Italia ...
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L'introduzione nel linguaggio scientifico del termine bioetica si deve, agli inizi degli anni Settanta del secolo passato, a V.R. Potter (1970, 1971). Il termine ha conosciuto una larghissima fortuna, [...] leggi della natura. Questo avveniva parallelamente alla 'rivoluzione del consenso informato', che non soltanto sottraeva confermato poi da altre legislazioni, come quella francese e inglese, con l'ammissione della diagnosi preimpianto, anche al fine ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] all'antropologia "sociale" di Radcliffe-Brown e della scuola funzionalistica inglese. Per Boas (The mind of primitive man, 1911) la di caccia, di pesca e di raccolta, e la rivoluzione urbana, che ha segnato il trapasso dalla vita di villaggio ...
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SPAVENTA, Silvio
Enzo Tagliacozzo
Patriota e uomo politico, nato a Bomba (Chieti) il 10 maggio 1822, morto a Roma il 21 giugno 1893. Studiò nel seminario di Chieti e poi a Montecassino; nel 1843 venne [...] del Comitato dell'ordine e si adoperò perché la rivoluzione si compisse nel continente nel nome di Vittorio Emanuele, Egli vagheggiava l'imitazione in Italia del sistema parlamentare all'inglese, con i due partiti impersonanti uno la conservazione e ...
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. Movimento politico e sociale, che nel 1838 prese nome dalla carta, scritta da Francis Place per ispirazione di William Lowett, contenente le proposte riassunte in sei punti famosi: suffragio universale [...] , già decadente, fu galvanizzato dalla notizia della rivoluzione in Francia: fu sottoscritta una nuova petizione che per molto tempo l'atteggiamento rivoluzionario della classe operaia inglese. In questo decennio il prezzo del grano era abbassato ...
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Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] al momento in cui furono composti i canti ispirati dalle invasioni inglesi e dalla vittoria che contro di esse riportò Buenos Aires (1806-1808). Più chiara ne fu l'affermazione dopo la rivoluzione di maggio (1810), all'inizio della guerra contro gli ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] l'alto grado di cultura ragiunto dagli Anglosassoni. E la chiesa inglese dipende soltanto da Roma, a cui è strettamente legata (v. di fronte al pericolo turco e all'aggravarsi della rivoluzione religiosa in Germania, Clemente VII s'induceva a dare ...
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SPORT (XXXII, p. 415; App. II, 11, p. 879; III, 11, p. 795)
Gianfranco Colasante
Aldo Bonuti
Carlo Guaraldo
Gianni Melidoni
Baldo Moro
Piero Casucci
Alberto Manetti
Gianfranco Giubilo
Alberto [...] punto di vista tecnico essa ha segnato un'autentica rivoluzione nel settore delle massime corse, e via via di campionati del 1963, un solo successo italiano con F. Guardigli (5000 m), mentre l'inglese L. Eason (1000 m e 10.000 m) e il belga W. Raes ( ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...