Terzogenito di Cesare principe di Arianiello e di Marianna Montalto dei duchi di Fragnito, nacque a Napoli il 18 agosto 1752. Nel 1766 divenne alfiere nel reggimento Sannio, che lasciò nel 1769 per darsi [...] in atto, circa venti anni prima dei legisti della rivoluzione francese, l'esigenza della codificazione delle leggi; e si II, spezza anch'egli una lancia contro l'aborrita costituzione inglese, di cui non vede la stretta aderenza col paese in ...
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(XII, p. 983; App. I, i, p. 517; II, i, p. 788; IV, i, p. 594; V, i, p. 834)
I temi generali della scienza giuridica sono ampiamente trattati nel vol. XII dell'Enciclopedia Italiana, nel quale sotto la [...] desunta dallo studio delle esperienze del parlamentarismo inglese e quindi francese e belga nel 19° . 99-256; A. Gattini, Il "common heritage of mankind". Una rivoluzione in diritto internazionale?, in Comunicazioni e studi, 1985, pp. 651-731; ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] del re Edoardo I, riassumono tutta la storia dell'attività urbanistica inglese, che d'altronde non data che dal sec. XIII. Salisbury metà dell'800.
Due fattori hanno portato una vera rivoluzione nell'edilizia della prima metà del secolo scorso: l' ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] si era sciolto. Il 10 luglio il Hitler dichiarava che la rivoluzione era chiusa e che cominciava l'era della ricostruzione.
Il terzo 12 corpi d'armata con 36 divisioni. Il governo inglese, respinta la proposta francese d'una protesta collettiva, si ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] Inghilterra. Siamo agli antipodi della concezione latina e tedesca. Le rivoluzioni politiche e religiose e il processo di formazione dell'Impero britannico hanno fatto dell'inglese il popolo più individualista d'Europa, ma il suo individualismo non ...
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URSS (XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, 11, p. 1065)
Domenico RUOCCO
Wolfango GIUSTI
Tomaso NAPOLITANO
Gennaro CARFORA
Filippo COARELLI
Antonio DEL GUERCIO
Variazioni politico-amministrative. [...] essere utile". L'iniziativa del governo inglese trovò entusiastiche approvazioni, ma anche voci critiche risalente al 7° secolo, gli scavi del quale furono iniziati prima della rivoluzione da A. Spicyn, e continuati recentemente da G. Smirnov (1941) ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] avuto larga eco non solo sulla filosofia di lingua inglese: anche la filosofia di lingua tedesca, sia con Apel 'etica, Padova 1994.
S. Bartolommei, Etica e natura. Una rivoluzione copernicana in etica?, Roma-Bari 1995.
V. Gessa-Kurotschka, Alasdair ...
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IRAN
Pier Giovanni Donini
Biancamaria Scarcia Amoretti
Laura Bottini
Bruno Genito
Giovanni Curatola
Maria Luisa Zaccheo
Stefania Parigi
(v. persia, XXVI, p. 806; App. I, p. 927; II, II, p. 522; [...] dopo che la sola Teherān aveva attirato nel primo anno della rivoluzione un milione e mezzo di contadini), né a ridurre la dipendenza Ch. Correa, l'italiano G. de Carlo, l'inglese T. Dannat, il giapponese Fumiko Maki. Queste collaborazioni straniere ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] nel '91, fino al '92. Nel quale anno, fuggendo insieme la Rivoluzione, dopo breve dimora nel Belgio, si stabilirono a Firenze, dov'egli morì aveva sempre avuto simpatia per la monarchia liberale inglese, i cui buoni effetti aveva sperimentati durante ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] dei mezzi di comunicazione insegna tuttavia che le rivoluzioni tecnologiche devono sempre fare i conti con le vischiosità consolidamento televisivo è data dallo sport. Così è stato per l'inglese BskyB, di proprietà di R. Murdoch, il cui decollo è ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...