Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] collettive, nel passaggio epocale che ruota attorno all'uscita dalla Prima guerra mondiale. Poiché per lo storico della Rivoluzionefrancese il fenomeno caratteristico del N. è l'ideologia di massa - in ciò contestato da altri storici in nome ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] marxista - non fu più soltanto messa in discussione, ma sostanzialmente abbandonata. L'idea di non guardare più alla Rivoluzionefrancese come un movimento sociale che, dopo aver sconfitto l'aristocrazia, rinnegava sé stesso e rendeva necessaria, di ...
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Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] anche i momenti fondamentali di comunicazione sulla base delle pratiche della religione: e così, sin dalla Rivoluzionefrancese, il culto della nazione venne edificato attraverso la diffusione di "catechismi rivoluzionari" (e poi "nazionali"); e ...
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WINDISCH-GRÄTZ
Franco Valsecchi
Famiglia dell'aristocrazia austriaca, originaria della Stiria. È ricordata per la prima volta in documenti della prima metà del sec. XIII. Nei secoli XIV e XV emerge [...] (1744-1882), filosofo e illuminista, prende posizione nei suoi scritti contro l'assolutismo di Giuseppe II e la democrazia della rivoluzionefrancese. Suo figlio Alfred Candidus, nato a Bruxelles l'11 maggio 1787, morto a Vienna il 21 marzo 1862, fu ...
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HOBSBAWM, Eric John Ernst (App. IV, ii, p. 135)
Silvia Moretti
) Storico inglese. Nel 1987, con The age of empire 1875-1914 (1987; trad. it. 1987), H. ha chiuso la sua trilogia sul 'lungo' Ottocento, [...] un secolo nato con la Rivoluzionefrancese e chiuso dallo scoppio della Prima guerra mondiale; sullo sfondo delle trasformazioni radicali del secolo, già felicemente evidenziate nel volume The age of capital 1848-1875 (1975; trad. it. Il trionfo ...
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VIVANDIERE
Ugo Badalucchi
. Era chi, nei reparti di truppa, vendeva cibi e bevande, ed altre cose necessarie ai soldati. In genere era pur esso militare e soggetto perciò a tutti i conseguenti vincoli [...] quale appartenevano e portavano per lo più a tracolla un bariletto con bevande di conforto. Durante le guerre della rivoluzionefrancese non disdegnarono d'imbracciare il fucile e combattere animosamente insieme con i soldati.
Con la fine dell'epoca ...
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WINTER, Jan Willem van
Ammiraglio olandese, nato a Kampen nel 1750, morto a Parigi il 2 giugno 1812. Entrato giovanissimo in marina, si distinse presto per volontà, coraggio e intelligenza; aveva già [...] chi apparteneva al partito dei "patrioti", fu costretto a riparare in Francia. Qui dedicò ogni sua energia alla causa della rivoluzionefrancese, prese parte alle campagne del 1792 e del 1793, e fu nominato, per i suoi eccezionali meriti, brigadiere ...
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VAISSÈTE (o Vaissette), Jean-Joseph
Georges Bourgin
Storico francese, nato a Gaillac il 4 maggio 1685, morto a Parigi il 10 aprile 1756. Entrò nell'ordine benedettino solo nel 1711. Egli aveva, prima, [...] , J. Roman, E. Roschach, hanno curato una ristampa completa dell'opera di Devic e V., che va fino alla rivoluzionefrancese, arricchita di particolari dissertazioni dovute a eruditi di primissimo ordine (1872-93, voll. 16). Si deve anche al V. un ...
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TARLE, Evgenij Viktorovič (XXXIII, p. 275)
Storico russo, morto a Mosca il 6 gennaio 1955.
Di lui sono stati di recente tradotti in italiano: Storia d'Europa 1871-1919 sulla 2ª ed. russa, Roma 1959; La [...] classe operaia nella rivoluzionefrancese, ivi 1960.
Bibl.: F. Venturi, E. V. Tarle, in Rivista storica italiana, LXVIII (1956), pp. 205-213. ...
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Nella pubblicistica e nella storiografia francese dell’Ottocento, l’epoca del ristabilimento sul trono di Francia del ramo primogenito dei Borbone, dopo la Rivoluzione e l’Impero napoleonico.
Dalla storia [...] ’America Meridionale, in Portogallo, in Grecia, mentre in Francia Carlo X, appoggiandosi al partito degli ultra, provocò la rivoluzione di luglio (1830), che sebbene non riuscisse a diffondere in modo duraturo la sua efficacia in tutta Europa, segnò ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...