BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] vi erano largamente rappresentati i socialisti, e tra essi Salvemini che si era impegnato a tenere un corso sulla Rivoluzionefrancese. L'iniziativa, accolta con aperte minacce da parte della stampa tirolese, venne fatta fallire con la forza. Angelo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Adolfo Omodeo
Girolamo Imbruglia
L’identità intellettuale di Adolfo Omodeo si dispiegò in varie ‘figure’, tra loro intrecciate e legate a intense esperienze di vita. Egli fu storico del cristianesimo [...] . Pensò a «la storia di quel periodo come un vero Kulturkampf (quello tedesco non può reggerne il paragone). La rivoluzionefrancese si rivela in quegli anni come una vera civiltà laica, contro cui si spezza la reazione borbonico-clericale» (lettera ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] dell'iniziativa italiana si ribadiva la necessità di collegare la rivoluzione italiana alla rivoluzionefrancese, nella quale si scorgeva "il principio generatore e motore della rivoluzione europea, politica e sociale ad un tempo".
Il colpo di ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] popoli vecchi e giovani, nordici e meridionali, ecc., nonché sull'esegesi, precorsa o intrapresa dal Montefredini, della rivoluzionefrancese in chiave classistico-sociale o addirittura socialista.
Insegnante di scuole medie dal 1899 al 1926, e in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] a costituire un diretto tema della propria riflessione con uno dei suoi saggi più discussi, La rivoluzionefrancese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859. Osservazioni comparative (1889), che, iniziato intorno al 1860 e rimasto incompiuto, sarà ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] , metteva, invece, paura, perché, a suo dire, non era quella dell'umanissimo G. Washington ma ricordava il terrore della Rivoluzionefrancese e il nome di J.-P. Marat "belva di uomo". Così anche le ipotesi di socialismo avanzate dai rivoluzionari ...
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CRISPOLTI, Filippo
Alessandro Albertazzi
Nacque a Rieti il 25 apr. 1857 dal marchese Tommaso (1830-1911) - influente personalità del movimento cattolico bolognese e romagnolo dal 1888, tra l'altro presidente [...] sociale, il C. motivava l'approvazione della riforma della Camera, confermando in polemica con i "parlamenti discendenti dalla rivoluzionefrancese", la bontà di una rappresentanza organica della nazione.
In linea con gli sviluppi del regime e con le ...
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LA PIRA, Giorgio
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Pozzallo, una cittadina di mare presso Ragusa, il 9 genn. 1904 da Gaetano e Angela Occhipinti, primogenito di sei figli. Nel 1914, per poter proseguire [...] sociale di Cristo" da instaurare, era concepita come una risposta ai processi di laicizzazione dello Stato scaturiti dalla Rivoluzionefrancese.
Nei primi anni Trenta a Firenze la vita del L. si caratterizzò come impegno scientifico-accademico e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] , dopo aver chiarito che all’epoca in cui scriveva Denina il termine rivoluzione non era ancora connotato negativamente (come lo sarebbe stato dopo la Rivoluzionefrancese del 1789), ma che aveva l’accezione neutra di vicende, mutamenti politici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] era italiana poiché si occupava di tutto quanto era avvenuto nella penisola italiana prima dell’età augustea e prima della Rivoluzionefrancese e si occupava di letteratura nel modo che il suo autore aveva provato a chiarire fin dalla Prefazione alla ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...