Nella politica internazionale, qualsiasi atteggiamento o attività di Stati, gruppi o partiti tendente a ‘rivedere’, cioè a modificare l’assetto stabilito dai trattati.
Corrente storiografica sviluppatasi [...] i crimini commessi dal nazismo (come lo sterminio degli Ebrei). Si parla di r. anche in relazione agli studi sulla Rivoluzionefrancese: in questo caso il massimo esponente del r. è F. Furet, che criticò l’interpretazione giacobino-marxistica della ...
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Storico francese (La Bruyère, Alta Saona, 1874 - Parigi 1932). Discepolo di F.-V.-A. Aulard, fu prof. univ. a Besançon, Digione, Parigi. Fondò nel 1909 la rivista Annales révolutionnaires, divenuta poi, [...] décadaire (1903) e Les origines des cultes révolutionnaires (1904), passò a una interpretazione politico-sociale della Rivoluzionefrancese, avente al proprio centro l'opera di Robespierre (Études robespierristes, 1917-18; Autour de Danton, 1926 ...
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tèrzo stato Antica ripartizione giuridico-sociale risalente al Medioevo, ereditata dall'ancien régime e fondata sulla divisione della società in ordini: al t.s. appartenevano tutti coloro che non rientravano [...] dell'assemblea degli Stati generali, in cui sedevano i rappresentanti dei tre ordini. Il t.s. fu protagonista della Rivoluzionefrancese: dopo l'apertura degli Stati generali (1789), esso si proclamò Assemblea dei deputati della nazione e in seguito ...
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Generale (Versailles 1768 - Wetzlar 1797). Di umile origine, sergente allo scoppio della Rivoluzionefrancese, con brillantissima carriera raggiunse il grado di generale nel 1793, segnalandosi sul Reno [...] contro gli Austro-prussiani a Wörth e Fröschwiller. Sospettato e incarcerato, per la denuncia del rivale Pichegru, dovette la salvezza alla caduta di Robespierre. Incaricato di controllare la reazione ...
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Uomo politico (Londra 1750 - ivi 1810); chief secretary per l'Irlanda nel ministero Portland (1783), fu alleato dei whigs, benché contrario alle riforme del parlamento, fino allo scoppio della Rivoluzione [...] francese, quando si unì ai tories fiancheggiando il giovane Pitt. Segretario per la Guerra dal 1794 al 1801 e nuovamente nel 1807. Patrocinò la riforma dell'esercito; lasciò tre volumi di discorsi (1806) e un diario (pubbl. 1866). ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] condottieri, quali Gustavo Adolfo, Eugenio di Savoia, Federico II.
Dalla Rivoluzionefrancese al 1914. Mutamenti radicali si ebbero però soltanto a seguito della Rivoluzionefrancese, con il ritorno degli eserciti nazionali e quindi delle masse al ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] dei diritti e degli obblighi si basavano su privilegi, frequentemente ereditari, o su immunità istituzionali. La Rivoluzionefrancese distrusse questo sistema, creando tra i cittadini un’astratta uguaglianza e affermando il principio che ogni potere ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] delle r. Viene così denominato il Settecento, in particolare la seconda metà, dal trattato di Aquisgrana (1748) alla Rivoluzionefrancese, quando i sovrani d’Europa furono impegnati in una vasta e talora sistematica attività riformatrice, diretta a ...
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Diritto
In un rapporto giuridico, chi è estraneo o privo di interessi in comune con una delle due o più parti in causa.
Terzietà del giudice
Elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente [...] clero e della nobiltà. In Francia il t. stato, che faceva parte dell’assemblea degli Stati Generali (➔), fu protagonista della Rivoluzionefrancese.
Scienze sociali
T. settore (o settore non-profit) Quel settore dell’attività economica in cui non si ...
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asbùrgico, Impèro Con la denominazione I.a. si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che la dinastia degli Asburgo esercitò per secoli in Europa, dapprima alla guida del Sacro romano [...] impero (dal 15o al 19o sec.) e poi, dopo l'età della Rivoluzionefrancese e di Napoleone, dell'Impero d'Austria (dal 19o al 20o sec.). L'I.a. giocò un ruolo decisivo nella politica europea dell'età moderna e contemporanea, ma fu progressivamente ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...