Ferrari, Paolo
Commediografo (Modena 1822 - Milano 1889). Laureatosi in giurisprudenza nel 1843, nel 1848 entrò nella Guardia civica e, sotto il governo provvisorio nato dopo la fuga del duca Francesco [...] dove scrisse le sue prime commedie. Nel 1859 partecipò alla rivoluzione scoppiata Modena; non prese parte, però, al governo provvisorio di argomento contemporaneo, sul modello del teatro a tesi francese e scrisse: Il duello (1868), Cause ed effetti ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] Gazzetta dell’Emilia di Bologna il 5 febbraio 1909 e in francese nel Figaro del 20 febbraio 1909), che contiene già tutte le derivati tutti quei movimenti poetici che hanno affiancato la rivoluzione, cercando di interpretarne lo spirito. In Polonia il ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] , se mai, Rinascita) e sul modello del francese Renaissance. Il suo significato, a indicare il rinnovamento che gioca nella direzione di una continuità con l’età della rivoluzione scientifica e l’Illuminismo.
Ritorno all’antico e nascita di una ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] (1827), poi considerato il vero "manifesto" del romanticismo francese, fece di lui addirittura il capo acclamato e riconosciuto della libertà e di Napoleone. Nel clima che precedeva la rivoluzione di luglio, e dopo la censura del suo nuovo dramma ...
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Scrittrice francese (Parigi 1766 - ivi 1817), figlia del ministro J. Necker. Formatasi sui principî di Rousseau, cui consacrò le Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), [...] S.-H., ministro di Svezia a Parigi. Durante la Rivoluzione, volle esercitare un'influenza politica, senza grande fortuna. Visse può essere considerato uno dei primi "manifesti" del romanticismo francese. Con l'Allemagne la S. coronava la sua attività ...
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Poeta francese (Mâcon 1790 - Parigi 1869). Esponente del romanticismo, nelle Méditations poétiques (1820) fuse la tradizione elegiaca dell'ultimo Settecento con le nuove aspirazioni del lirismo romantico. [...] dopo la morte di Byron a Missolungi, e qualche anno dopo (1830) le Harmonies poétiques et religieuses. Dopo la Rivoluzione di luglio abbandonò la diplomazia, e si presentò, senza successo, candidato alle elezioni politiche. Nel 1832 partì con la ...
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Scrittore e giornalista francese (Puy-en-Velay 1832 - Parigi 1885); affiliato all'Internazionale dopo la rivoluzione del 4 sett. 1870, fu membro della Comune; fondò e diresse Le cri du peuple. Fra i suoi [...] libri si ricordano Les réfractaires (1865), Les enfants du peuple (1879) e il ciclo autobiografico Jacques Vingtras, composto di tre romanzi: L'enfant (1879), Le bachelier (1881), L'insurgé (post., 1886) ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] intenso sviluppo del senso di autonomia di fronte al classicismo francese, il vero periodo di gestazione del R. in Germania profonde esperienze. Una di queste fu fornita dagli sviluppi della Rivoluzione in Francia e dagli eccessi del Terrore, che per ...
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Denominazione complessiva della produzione letteraria degli Stati dell’America Centrale e Meridionale di lingua e cultura spagnola. Nonostante le numerose e grandi differenze di stratificazione etnica [...] , nell’America centro-meridionale, letterature in lingua francese, in lingua inglese e in lingue indoamericane, realismo sociale. Negli anni 1930 si sviluppa il romanzo della rivoluzione messicana, di cui è iniziatore e massimo rappresentante M. ...
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Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] più ampia libertà, e da essa muovono l'esaltazione della rivoluzione polacca e dei moti italiani, e l'odio contro Napoleone. dei paggi, dove studiò, oltre al latino e al greco, il francese, l'inglese e l'italiano. Nel '14 fu nominato sottotenente e ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...