Giannangelo Braschi (Cesena 1717 - Valence 1799). Sotto il suo pontificato la Chiesa subì gravi colpi con la diffusione del giurisdizionalismo, lo scoppio della Rivoluzionefrancese e infine le campagne [...] : accolto con grandi onori, dovette ripartire senza aver ottenuto nulla. Una crisi più grave si aprì con la Rivoluzionefrancese: dopo lunghe esitazioni e tentativi di intesa, P. VI condannò senza successo (1791) la costituzione civile del clero ...
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Figlio (Vienna 1747 - ivi 1792) dell'imperatore Francesco I e dell'imperatrice Maria Teresa, succedette (1765) al padre nel granducato di Toscana, promuovendo una politica di riforme dell'ordinamento politico, [...] la pace di Sistov del 1791, che restituì alla Turchia Belgrado e la Valacchia. Di fronte alla Rivoluzionefrancese, mantenne dapprima un atteggiamento di vigilante attesa, essendo poco propenso a immischiarsi nelle vicende interne di quella monarchia ...
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Figlio (Torino 1726 - Moncalieri 1796) di Carlo Emanuele III e di Polissena d'Assia-Rheinfels. Tenuto dal padre lontano dagli uffici pubblici, salito al trono (1773), licenziò i migliori ministri di Carlo [...] ) e abbandonò la precedente opera riformatrice della monarchia sabauda, salvo che nei confronti dell'esercito. Scoppiata la Rivoluzionefrancese, offrì ospitalità al conte d'Artois, suo genero, e a esponenti dell'emigrazione legittimista e ritirò l ...
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Storico (῾Ammī-Mūsā, Orano, 1914 - Nîmes 1982). Prof. di storia moderna e contemporanea all'univ. di Clermont-Ferrand (1960-67), poi (1967) titolare della cattedra di Storia della rivoluzionefrancese [...] alla Sorbona. Allievo di G. Lefebvre, dopo la morte di questo diresse le Annales historiques de la Révolution française, rivista fondata da A. Mathiez. Fu autore di una notevole mole di scritti dedicati ...
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ancien régime Espressione che ricorre nella pubblicistica e nella letteratura politica fin dai primi anni della Rivoluzionefrancese, con riferimento al regime monarchico assoluto fino ad allora dominante [...] in Francia. Nell’età della Restaurazione, quando questa vuol essere un ritorno puro e semplice all’a., sono appunto additati come suoi ‘uomini’ i rigidi conservatori, i reazionari, gli ultras (in speciale ...
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moderna (o evo), età Uno dei grandi periodi in cui si suole convenzionalmente dividere, per lo più a scopi didattici e manualistici, la storia dell’umanità: viene talvolta fatta cominciare con la caduta [...] di Costantinopoli (1453), talaltra con la scoperta dell’America (1492) e fatta concludere con la Rivoluzionefrancese o con il Congresso di Vienna (1815); è caratterizzata soprattutto dalla nascita degli Stati moderni in Europa e dalla colonizzazione ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] anche in Germania (1854), pubblicò (1856) L'ancien Régime et la Révolution, primo volume di un'opera più estesa sulla Rivoluzionefrancese (quest'ultima opera, il cui titolo avrebbe dovuto essere La Révolution, non vide mai la luce per la vastità e ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] alle Karl Marx's ökonomische Lehren (1887), fino al celebre Die Klassengegensätze von 1789 pubblicato nel centenario della Rivoluzionefrancese. Il segno di questa preminenza teorica fu il progetto di programma che K. presentò nel 1891 al Congresso ...
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Soldato che esercita il mestiere delle armi mettendosi al soldo di chi lo arruola temporaneamente.
In Grecia i m. nascono nell’8°-7° sec. a.C. come guardie del corpo dei tiranni, mentre nello stesso tempo [...] di nomina regia e l’esercito mercenario si va trasformando in esercito di caserma. Con le leve in massa della Rivoluzionefrancese e le riforme prussiane nasce l’esercito nazionale, che pone termine al mercenarismo come fenomeno di massa.
Nel 19° sec ...
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Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] la collaborazione fra la monarchia e i settori illuminati. Negli anni della Rivoluzionefrancese nel R. di N. si costituì, dopo la vittoria delle truppe francesi su quelle borboniche, la Repubblica napoletana. L'ostilità del popolo, sobillato dagli ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...