. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] stato, che, fino alla riforma corporativa fascista, è quella liberale-democratica, conforme ai principî affermati dalla rivoluzionefrancese, si propone, tuttavia, di lasciare la massima possibile sfera all'azione del privato cittadino, limitando lo ...
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. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] qualifica di cristiana data a democrazia ebbe originariamente un carattere polemico, per contrapporla alla democrazia della rivoluzionefrancese presentata come un regime non solo laico e naturalistico ma negatore, in parte, dei valori tradizionali ...
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Storico, nato a Perugia il 25 settembre 1896. Professore universitario dal 1928, è dal 1941 ordinario di storia del Risorgimento all'università di Napoli; vice presidente dell'Istituto nazionale per la [...] del Seicento, Napoli 1923; Lo Studio dî Napoli nell'età spagnola, ivi 1924), ha poi studiato il periodo della Rivoluzionefrancese e della Restaurazione: P. Colletta e la sua storia, Aquila 1924; Stato e ideali politici nell'Italia meridionale e ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] France (1790) di E. Burke, opera considerata iniziatrice dello storicismo moderno, inaugurano la s. sulla Rivoluzionefrancese. In Germania J. Möser (Osnabrückische Geschichte, 1768) rivendica, contro il dispotismo riformatore, la bellezza variopinta ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] ai principi dell’autonomia. Da un’altra parte troviamo invece l’ala radicale del s. utopistico. Il fallimento della Rivoluzionefrancese è imputato, dagli autori che si riconoscono in questa seconda corrente di pensiero (L.-A. Blanqui, F. Buonarroti ...
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L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, [...] a distinguersi dal nuovo settarismo (massonico o paramassonico).
La m. italiana vive nel sec. 18°, e fin dentro la Rivoluzionefrancese, una vita gracile e marginale. Solo Napoli ha una storia massonica interessante: nel 1728 vi nasce la loggia della ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] politico, e, dall’altro, il dualismo tra sovranità del Monarca e sovranità popolare. L’idea di n. della Rivoluzionefrancese si lega strettamente alle teorie politico-costituzionali di J-E. Sieyès: è, infatti, quest’ultimo a identificare nazione e ...
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Storico francese (Parigi 1927 - Tolosa 1997), direttore di studî all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Dedicò numerosi studî alla Rivoluzionefrancese opponendosi all'interpretazione [...] Dictionnaire critique de la Révolution française (in collab. con Mona Ozouf, 1988; trad. it. 1989), La Révolution. De Turgot à Jules Ferry, 1770-1880 (1988; trad. it. Il secolo della Rivoluzione, 1989), Le passé d'une illusion (1995; trad. it. 1996). ...
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Scrittore e uomo politico (Brienza 1748 - Napoli 1799). Tipico rappresentante dell'Illuminismo napoletano, P. fu profondamente influenzato dal pensiero di G. Vico, sul quale innestò le istanze democratiche [...] 'Emilia), che incontrarono l'ostilità dell'ambiente letterario ufficiale napoletano. Sensibile alle idee ugualitarie della Rivoluzionefrancese, partecipò all'attività della Società patriottica e volle assumere la difesa d'ufficio nei processi contro ...
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Figlio (Parigi 1773 - Claremont, Surrey, 1850) di Luigi Filippo Giuseppe duca d'Orléans (detto Égalité) e di Luisa di Borbone. Fu dapprima favorevole alla Rivoluzionefrancese, ma in seguito scelse di [...] del 1848 e costretto a espatriare in Inghilterra.
Vita e attività
. Duca di Chartres, scoppiata la Rivoluzionefrancese (1789) fu con il padre tra i primi nobili a unirsi al Terzo stato; membro del club dei giacobini (1790), generale repubblicano ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...