Sergio Chiarloni
Abstract
Si analizza il tema delle misure coercitive che l’ordinamento mette a disposizione del creditore per ottenere l’esatto adempimento delle obbligazioni di fare o non fare di carattere [...] , 727 ss.).
La scelta si è ispirata al modello francese delle astreintes: la sanzione per il provvedimento di condanna ineseguito XIX secolo. In Francia, molti decenni dopo la rivoluzione, civilisti illustri non dubitavano dell’esistenza di un diritto ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] razionalità politica, fondata sui risultati della rivoluzione scientifica.
Autorevole sostenitore dell'influenza inglese Carlo II, ed è rimasta inedita fino al 1993. Le ragioni francesi erano state sostenute in un'opera di Pierre Dupuy, e il compito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Marco Minghetti
Raffaella Gherardi
Molti illustri contemporanei di Minghetti, in Italia e in Europa, sottolineano l’eccezionalità della sua figura, capace di coniugare strettamente la sfera della politica [...] (1873-76). La caduta del suo governo segna la cosiddetta rivoluzione parlamentare e l’avvento della Sinistra al potere.
Anche nell’ in tal senso, in Italia e in Europa (una traduzione in francese del progetto vede la luce a Parigi già nel 1862), in ...
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Giustizia, accesso alla
Mauro Cappelletti
Dimensioni della 'giustizia' nelle società contemporanee
Un'analisi dei principali avvenimenti e delle grandi tendenze evolutive negli ordinamenti giuridici [...] State
L'ideale di uguaglianza è un prodotto relativamente recente nella storia della civiltà occidentale. Le 'rivoluzioni borghesi' americana e francese se ne fecero portatrici nella loro lotta contro i regimi coloniali e feudali (cfr., ad esempio ...
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PALOMBA, Antonio
Raffaele Mellace
PALOMBA, Antonio. – Nacque a Napoli il 20 dicembre 1705.
Scarse le notizie biografiche accertate. Le fonti lo designano come ‘notaro’: apparteneva cioè al ceto forense, [...] 1813 e proposte in tutt’Europa anche in traduzione francese, tedesca e russa. Sul finire della carriera Palomba : rappresentazione del personaggio americano nell’opera buffa tra esoticismo e rivoluzione, in Le arti della scena e l’esotismo in età ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’antico regime: tradizione e rinnovamento
Pietro Costa
Che cosa intendere per ‘antico regime’?
Per chi non avesse familiarità con le periodizzazioni abitualmente impiegate dalla storiografia, l'espressione [...] trae luce dalla cultura che l’ha generata: la cultura della Rivoluzione, che nella Francia di fine Settecento intendeva segnare una brusca cesura con tempi e modalità diverse rispetto al modello francese, non per questo viene meno l’attivazione di ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] e stima.
Ildirettore generale della polizia in Toscana, il francese Dubois, attribuisce "en grande partie" al suo zelo lo aveva accolto senza riserve, non come espediente per bloccare la rivoluzione. Anzi arrivò a vedere in esso, come attesta il suo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Costantino Mortati
Fulco Lanchester
Costantino Mortati è considerato unanimemente uno dei più importanti costituzionalisti del nostro Novecento. Docente a Messina, Macerata, Napoli e Roma, partecipò [...] dall'organicismo tedesco e dal pluralismo istituzionalistico francese e italiano (Maurice Hauriou e Romano), Mortati Costituente non fu solo, come sostenne Piero Calamandrei, una rivoluzione futura in cambio di una stabilizzazione presente, ma una ...
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FAPANNI, Agostino
Paolo Preto
Nato il 25 ag. 1778 ad Albaredo (od. frazione di Vedelago, provincia di Treviso), da Francesco, avvocato bresciano, e Augusta Tosetti, dopo i primi studi nel collegio comunale [...] iscrisse alla facoltà di giurisprudenza; gli studi, interrotti per la rivoluzione del 1797, si conclusero con la laurea il 7 ag . 308-316), anche con l'avallo di esempi storici francesi, si pronunciò decisamente per l'abolizione del pensionatico, "una ...
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BORGARELLI, Guglielmo
Guido Verucci
Nacque a Cambiano, presso Torino, il 12 dic. 1752, da Giovanni Antonio e da Teresa De Villa, in una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Laureatosi in legge [...] d'Italie,ou fragments de ma vie et de mon temps (tr. francese), I, Paris 1830, p. 28; A. Brofferio, Storia del Piemonte Torino 1926, pp. 553, 575; E. Passamonti, P.Balbo e la rivoluzione del 1821 in Piemonte, in La rivol. piemontese del 1821.Studi e ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...