Scultore (n. Daroca, Aragona - m. forse in Francia dopo il 1462), attivo in Borgogna. Su incarico del conte di Chalon (1437), eseguì tre tombe per la chiesa abbaziale di Mont-Sainte-Marie (distrutte durante [...] la Rivoluzionefrancese, rimangono solo due statuette al Louvre). Filippo il Buono lo incaricò (1443) di eseguire per la certosa di Champmol la tomba del duca Giovanni di Borgogna e di sua moglie Margherita di Baviera (oggi nel museo di Digione), ...
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Storico della filosofia e filosofo tedesco (Geestacht, Lauenburg, 1903 - Münster 1974). Allievo di E. Cassirer ad Amburgo, dove si laureò nel 1925, insegnò nelle univ. di Kiel (dal 1943) e di Münster (dal [...] nella quale ha compiuto una profonda revisione delle interpretazioni reazionarie e antiliberali della filosofia hegeliana, che R. considera al contrario profondamente consapevole dei problemi filosofici e politici posti dalla Rivoluzionefrancese. ...
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Generale e uomo politico (n. Londra 1768 - m. 1854). Dopo lo scoppio della rivoluzionefrancese partecipò alle guerre contro la Francia (1794: Fiandra; 1799: Olanda, 1809: Spagna) e nel 1815 ebbe il comando [...] della cavalleria a Quatre Bras e a Waterloo, dove perdette una gamba. Creato in quell'anno marchese d'Anglesey, fece parte (1827) del ministero Canning; nel 1828 successe a lord Richard Wellesley come ...
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Baczko, Bronislaw. – Storico della filosofia polacco (Varsavia 1924 – Ginevra 2016). Tra i maggiori conoscitori dell’Illuminismo francese, ha dedicato i suoi studi soprattutto al pensiero di J.-J. Rousseau, [...] filosofica dedicata al pensiero di Rousseau e allo studio delle conseguenze politiche e sociali del movimento illuministico sugli avvenimenti della Rivoluzionefrancese”. Tra le sue numerose opere, una delle più conosciute è L’utopia (1979). ...
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Generale (Thonon, Alta Savoia, 1764 - Marclaz, Thonon, 1834). Dopo lo scoppio della Rivoluzionefrancese, costituì in Savoia il club e la legione degli Allobrogi; colonnello, si distinse nelle battaglie [...] di Lodi e Rivoli. Deputato ai Cinquecento, si oppose al colpo di stato del 18 brumaio, ma accettò di servire nell'esercito di Napoleone che, nonostante il tendenziale repubblicanesimo del D., lo ebbe assai ...
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Generale (Aix-en-Provence 1759 - ivi 1828). Partecipò alla guerra per l'indipendenza americana e alle guerre della Rivoluzionefrancese; nel 1796-97, si distinse all'assedio di Mantova; nel 1802, fu posto [...] in disparte perché contrario al consolato a vita di Napoleone. Avendo aderito più tardi all'Impero, ebbe nel 1805 il comando della fortezza di Mantova; nel 1807, occupò la Dalmazia; dal 1808 al 1813 fu ...
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Giurista italiano (Torino 1885 - ivi 1962). Ha insegnato diritto pubblico nell’univ. di Torino, diritto costituzionale nelle univ. di Sassari e Torino e ordinamenti degli Stati moderni a Pavia. Socio [...] nazionale dei Lincei (1958).
Tra le opere: Il principio della sovranità popolare dal Medioevo alla Rivoluzionefrancese (1915); La competenza regia nel diritto italiano (1916); La Monarchia nel diritto pubblico italiano (1922); Sulla natura giuridica ...
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Rivoluzionario irlandese (Dublino 1740 - Bordeaux 1803). Ebbe parte principale nelle dimostrazioni dell'esercito volontario irlandese che portarono (1782) alla concessione all'Irlanda dell'indipendenza [...] legislativa. Convertitosi a idee più radicali in seguito alla Rivoluzionefrancese, propugnò l'alleanza tra cattolici e protestanti per ottenere dalla Gran Bretagna la completa indipendenza. Tra i fondatori della Society of united irishmen nel 1791, ...
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Agente diplomatico francese (Abbeville 1753 - Roma 1793). Bibliotecario del principe di Condé, divenne (1792) segretario di legazione a Napoli; nello stesso anno fu inviato in missione a Roma e il 13 genn. [...] intitolata La Bassvilliana (1793), violentemente antirivoluzionaria, nella quale si immagina che l'anima di B. debba nell'al di là scontare la pena di contemplare tutti gli orrori della Rivoluzionefrancese, e principalmente l'uccisione di Luigi XVI. ...
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Uomo politico e storico svizzero (Nantes 1752 - Basilea 1821). Trasferitosi (1769) a Basilea, divenne ben presto il capo del partito francofilo; dopo lo scoppio della Rivoluzionefrancese fece da intermediario [...] tra il governo cantonale e quello di Parigi, richiedendo l'intervento francese nella confederazione e propugnando l'accettazione delle misure contro gli emigrati. Provocata la rivoluzione in Svizzera, fu presidente del senato, quindi capo del locale ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...