Uomo politico irlandese (Carhen House, Kerry, 1775 - Genova 1847). Cattolico, avvocato, si batté per abolire il decreto di unione dell'Irlanda all'Inghilterra (1800), promosse l'emancipazione dei cattolici, [...] 1789 O' C. si trasferì in Francia nel collegio irlandese di Douai, che dovette lasciare nel 1792, in piena rivoluzionefrancese, i cui sanguinosi episodi lasciarono in lui quel così vivo orrore del sangue che contraddistinse la sua azione politica ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] molte opposizioni. Nel 1784 subì una scoraggiante disfatta elettorale. Negli anni successivi, assunse atteggiamento favorevole verso la Rivoluzionefrancese, in polemica con la politica estera di W. Pitt, ma fu considerato nemico del suo paese e ...
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Pensatore politico e riformatore sociale (Besançon 1772 - Parigi 1837), uno dei principali esponenti del socialismo utopistico. Nato da una famiglia di commercianti, nonostante la sua avversione per lo [...] e viaggiò in Francia, Germania, Paesi Bassi e Russia. Rientrato in Francia, si trovò implicato nelle vicende della Rivoluzionefrancese: fu arrestato due volte e perse i suoi beni. Nel 1808 pubblicò un opuscolo Sur les charlataneries commerciales ...
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Medico (Saint-Paul, Tarn, 1745 - Parigi 1826). È uno dei protagonisti del rinnovamento operatosi nella psichiatria nell'ultimo scorcio del 18º secolo, perché, grazie a una vasta preparazione che in termini [...] del malato mentale. Va notato che questo atteggiamento ispirato dagli ideali di libertà e di fraternità della Rivoluzionefrancese fu assunto da P. sfidando la diffidenza dell'autorità amministrativa dell'epoca, nella persona del presidente della ...
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Famiglia marchionale italiana, nota dall'11º sec.: raccolse i suoi possedimenti nel corso del 12º sec. nelle alte valli dell'Appennino, fra il Passo dei Giovi e i valichi della Garfagnana e del Modenese, [...] 'ultima anche dalla dedizione spontanea delle popolazioni. I pochi feudi superstiti, sotto la diretta sovranità dell'Impero, durarono fino alla Rivoluzionefrancese, e dal congresso di Vienna furono attribuiti alla duchessa Maria Beatrice di Massa. ...
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Storico statunitense (n. New York 1939). Dal 1972 professore di storia presso l'Università di Princeton, si è occupato prevalentemente di storia culturale della Francia prerivoluzionaria (18º sec.), con [...] -sellers of pre-revolutionary France (1995; trad. it. Libri proibiti: pornografia, satira e utopia alla vigilia della rivoluzionefrancese, 1997); George Washington's false teeth: an unconventional guide to the eighteenth century (2003; trad. it. L ...
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Scrittore politico (Piła 1755 - Varsavia 1826). Studioso di scienze naturali, e particolarmente di geologia, ebbe sin da giovane interesse anche per le cose pubbliche; e alla riforma dello stato polacco, [...] all'epoca della creazione del ducato di Varsavia (1807-14) finì per schierarsi con l'imperatore dei Francesi. Convintosi che questi, erede della Rivoluzionefrancese, fosse portatore di "civiltà" in tutta l'Europa, S. esaltò l'alleanza fra la nazione ...
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Famiglia di patrioti di Celso, nel Cilento, fu coinvolta nelle lotte politiche fin dall'epoca della Rivoluzionefrancese. Gerardo (Celso, 1775 - Napoli 1854), simpatizzante del giacobinismo, fuggì all'estero [...] la Repubblica Partenopea e fu perciò deportato (1800); commissario di polizia durante il decennio francese, durò in carica fino al 1819 e nella rivoluzione del 1820 si mostrò fautore delle tendenze più esaltate, sicché, arrestato al sopravvento della ...
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Luttazzo, Sergio. – Storico italiano (n. Genova 1963). Laureatosi in Storia nel 1985 presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e addottoratosi all’École des Hautes Études en Sciences Sociales nel 1995, [...] dal 2001 è docente di Storia moderna presso l'Università di Torino. L. ha indagato argomenti quali la Rivoluzionefrancese (tra gli altri, sono centrati su questo tema i saggi Il Terrore ricordato: memoria e tradizione dell'esperienza rivoluzionaria, ...
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Scrittore spagnolo (Salamanca 1693 - ivi 1770). Compiuti gli studî umanistici, si recò in Portogallo dove condusse vita avventurosa. Tornato in patria, ottenne (1726) la cattedra di matematica e di astrologia [...] tardi al suo nome grande fama di indovino, per la predizione ivi contenuta e stranamente avveratasi dei futuri torbidi della Rivoluzionefrancese. Fra le imitazioni di Quevedo, oltre a Visiones y visitas de Torres con don Francisco de Quevedo por la ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...