Poeta (Milano 1776 - ivi 1821). Anticlassicista, P. rappresenta, insieme con G. G. Belli, un momento essenziale, e artisticamente dei più alti, del primo Romanticismo italiano. Egli ha saputo descrivere [...] effimero con un largo e forte interesse umano. In pochi componimenti egli ci ha lasciato l'immagine immortale della Milano della rivoluzionefrancese e della reazione austriaca, osservata nelle sue tre classi: il clero, i nobili e il popolo: il clero ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità [...] il 21 o 22 luglio del 1160 (non del 1164). Il suo epitaffio si conservò nella chiesa di Saint Marcel fino alla rivoluzionefrancese.
Opere
Delle opere di P. abbiamo ricordato quelle esegetiche: di esse la prima illustra il testo biblico versetto per ...
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Drappo di stoffa, di uno o più colori e disegni: simbolo di una nazione, di un’associazione, di un partito, insegna di contingenti armati o di persone comunque raccolte per svolgere azione concorde. L’uso [...] , poi militare.
B. italiana Il tricolore italiano, verde bianco rosso, è ritenuto una variante della b. della Rivoluzionefrancese. Adottato da Napoleone per le legioni lombarde e italiane (ott. 1796), poi dalla Repubblica Cispadana (Reggio Emilia ...
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toga Capo di vestiario del cittadino romano, indossato sopra la tunica. Scomparsa nell’Alto Medioevo, la t. riappare a Venezia nel 14° sec. quale veste maschile ampia e lunga, con maniche: era dei magistrati, [...] dei nobili, dei senatori (rossa), e dal 1360 dei medici (nera). Scomparsa dopo la Rivoluzionefrancese, la t. è rimasta in uso per magistrati e avvocati, e per i professori universitari nelle cerimonie.
Plinio riporta che la t. praetexta, orlata di ...
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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzionefrancese lo fecero poi passare [...] di Portland dal 28 marzo 1807 al 9 sett. 1809, spetta a C. il merito di aver distrutto il predominio francese nei paesi scandinavi, predisponendo la cattura della flotta danese, dopo che gli Inglesi erano venuti a conoscenza dei termini segreti del ...
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(ted. Ulm) Città della Germania (121.648 ab. nel 2008) nel Baden-Württemberg, situata a 479 m s.l.m., sulla sinistra del Danubio.
Ricordata dall’854, per la sua posizione all’incrocio di importanti vie [...] e da quella di Successione di Spagna, e la decadenza si accentuò nel 17° e 18° secolo. Anche le guerre della Rivoluzionefrancese inflissero alla città gravi danni. Con la pace di Lunéville (1801) fu assegnata alla Baviera; il 19 ottobre 1805, la ...
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Pie donne nubili o vedove che vivono in luoghi chiusi ( beghinaggi), o in case comuni o sole o in piccoli gruppi di due o tre. Non sono vere e proprie religiose in quanto pronunciano, temporaneamente, [...] Libero Spirito ecc.). Dopo un periodo di oscurità, una nuova fioritura si ebbe nel 17° secolo. Le soppressioni della Rivoluzionefrancese lasciarono sopravvivere alcuni beghinaggi, come quelli di Gand, Amsterdam e Anversa, e soprattutto di Bruges. ...
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Uomo politico (Arcis-sur-Aube 1759 - Parigi 1794), fu uno dei protagonisti della rivoluzionefrancese.
Vita e attività
Di famiglia borghese di provincia, fece l'avvocato a Parigi dal 1787 e sin dall'estate [...] modificò radicalmente le sue posizioni cercando in quell'anno di mettersi a capo di una maggioranza moderata che concludesse la rivoluzione e perseguisse a fondo le trattative diplomatiche per la pace, ma i girondini respinsero le sue proposte. D. fu ...
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Città della Corsica (42.900 ab. nel 2005), capoluogo della Haute-Corse, sulla costa nord-orientale; principale centro portuale e industriale (mobilificio, saponificio, manifattura di tabacco, alimentari) [...] Sardegna, alleato dei nazionalisti corsi, poi riconquistata dai Genovesi. I Francesi la occuparono nel 1764, riconfermandola sede del governo di Corsica; durante la Rivoluzionefrancese (1794-96) ebbe governo anglo-corso per poi tornare alla Francia ...
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Generale e scrittore militare (Burg 1780 - Breslavia 1831); prese parte alle guerre contro la Francia dal 1792 al 1815, fu stretto collaboratore dei generali G. von Scharnhorst (1809-13) e A. von Gneisenau [...] (post., 3 voll., 1832-34). In tale opera, alla luce dell'esperienza dei conflitti bellici scaturiti dalla Rivoluzionefrancese, C. svolge una serrata critica della concezione settecentesca della guerra confutando, tra l'altro, la validità assoluta ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...