(App. III, I, p. 324; IV, I, p. 386)
Dopo la promulgazione della nuova costituzione cubana nel febbraio 1976, C. fu eletto in dicembre presidente del Consiglio di Stato (Capo dello stato), mantenendo anche [...] dei paesi del Terzo Mondo. Sul piano interno, a partire dal 1986 ha promosso una riaffermazione di alcuni tratti tipici della rivoluzione cubana (come il rifiuto dell'economicismo, il primato della politica, l'appello alla mobilitazione popolare) nel ...
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CHADLI, (Shādhilī), Ben Gedīd
Uomo politico algerino, nato a Bultegia il 14 aprile 1928. Di origini contadine, si unì ancora giovane alle truppe del Fronte di Liberazione Nazionale, impegnato nella guerra [...] generale del partito (31 gennaio 1979), e in seguito eletto presidente della Repubblica (7 febbraio 1979). Praticamente sconosciuto come uomo politico di primo piano, Ch. ha saputo crearsi successivamente una solida reputazione, grazie anche al suo ...
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Uomo politico sudanese, nato nel 1902; studiò nel Gordon College di el-Kharṭūm e nella American University di Beirut. Dal 1921 al 1946 prestò servizio nel dipartimento dell'Educazione del governo del Sudan; [...] del Popolo, nel luglio 1956 il governo al-Azharī (nel quale dal febbraio 1956 erano entrati elementi dell'opposizione, dando vita a un governo di coalizione) cadde. Dopo la rivoluzione, il governo militare assegnò a Ismāl‛īl al-Azharī una pensione ...
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PAUKER, Ana
Petru IROAIE
Segretaria del Partito comunista romeno. Figlia del haham Rabinsohn, macellaio rituale della comunità ebraica, nacque nel 1894 in un villaggio della Moldavia. Studiò medicina [...] il gabinetto Groza. Il 7 novembre 1947, in occasione del trentesimo anniversario della rivoluzione russa, riuscì a far allontanare G. Tătărescu, accusato di tradimento, e assunse il portafoglio degli Esteri: ebbe quindi parte determinante nell ...
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Nato intorno al 1770; morto a Parigi nel giugno 1849. Andato a Parigi dalla campagna nei primi giorni della rivoluzione, si dedicò per qualche tempo allo studio delle finanze, poi entrò nel Moniteur, che [...] di segretario di Cavaignac, rappresentante del governo. Nel 1795 entrò nel Ministero degli esteri, e nel febbraio 1798 seguito, il posto d'incaricato d'affari presso l'Ordine di Malta. Nel 1805 Napoleone gli affidò una delicata missione diplomatica ...
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Nato a Rimini nel 1769, morto ivi nel 1836. Di agiata famiglia, parteggiò fin dal primo momento per la rivoluzione. Membro dell'Amministrazione centrale dell'Emilia e, sotto la Cisalpina, commissario del [...] e dei subalterni. Destituito dal viceré Eugenio, lasciò l'amministrazione in una situazione di vera anarchia, per entrare nel Consiglio di stato e nel Senato (19 febbraio 1809). Tornato a Rimini nel 1814, coprì in seguito cariche municipali.
Bibl.: A ...
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Uomo politico francese, comunista, nato a Paimpol (Côtes-du-Nord), il 20 settembre 1869. Professore di filosofia, aderì nel 1891 al Parti ouvrier français di Guesde passando poi (1905) al Partito socialista [...] Dopo la rivoluzione sovietica, fu di decano dell'assemblea nazionale ha nel gennaio 1948 validamente sostenuto la tattica ostruzionistica adottata dal gruppo parlamentare comunista a proposito della modifica del regolamento. Ha tenuto fino al febbraio ...
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Politico spagnolo, capo del partito autonomista basco, nato a Guecho (Biscaglia) il 16 febbraio 1903. Laureatosi in legge nel 1924, si dedicò attivamente alla politica, entrando nel partito nazionalista [...] . Allo scoppio della rivoluzione, nell'estate del 1936, la Biscaglia si proclamò indipendente e A. ne fu il presidente. Successivamente, con varî scritti e discorsi molto discussi in Spagna e all'estero, volle spiegare anche di fronte alla Chiesa le ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] , tra la distruzione del Secondo Tempio e la Rivoluzione francese, di sopravvivere e conservare intatta la speranza del ritorno nella armi normalmente in dotazione agli eserciti regolari.
Nel febbraio del 1947 E. Bevin sollevò il problema della ...
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FASCISMO
Roberto Vivarelli e Edda Saccomani
Storia
di Roberto Vivarelli
Definizione
A differenza di altri ismi contemporanei (ad esempio, liberalismo, socialismo, comunismo) il termine fascismo deriva [...] di Farinacci, uno dei più estremisti tra i capi fascisti e sostenitore di una sorta di 'rivoluzione permanente', era il riconoscimento di riconciliazione, sancita dagli accordi sottoscritti l'11 febbraio 1929. Anche l'Italia cattolica veniva in ...
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febbraio
febbràio (ant. o region. febbraro) s. m. [lat. februarius, agg. der. di februus «purificante», perché presso i Romani destinato alla purificazione]. – Secondo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, di 28 giorni (29 negli...
barra s. f. Nella musica rap, l’unità di misura che definisce la durata di una strofa; normalmente corrisponde a una battuta di quattro quarti. ♦ “Il clamore si crea anche quando non lo vogliamo”, prosegue J-Ax, “c’è chi ci accusa di farlo apposta,...