Uomo di stato francese, nato a Villefort (Lozère) il 19 settembre 1791, morto a Bougival (Seine-et-Oise) il 6 agosto 1873. Avverso nello stesso tempo alla rivoluzione e alla reazione, il B. si trovò naturalmente [...] non desiderando né una nuova rivoluzione né un sovvertimento delle basi proprio una di quelle che condussero alle giornate del luglio 1830; e toccò a lui di accompagnare orleanista neppure il fatale 24 febbraio1848 quando, per placare gl'insorti ...
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Uomo politico e scrittore, nato a Messina il 14 giugno 1808, morto a Napoli il 26 marzo 1877. Era figlio di Raimondo, oriundo di Spagna, che aveva servito fedelmente i Borboni, e di Conceita Ragusi, siciliana. [...] quella provincia; ma dopo la rivoluzionedel 15 maggio 1848 non si sentì più sicuro, 1848 fu nominato ministro della guerra. Tuttavia, egli si trovò a disagio col governo democratico del Guerrazzi, del quale non condivideva le idee, e il 28 febbraio ...
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Filosofo e uomo politico francese, nato a Parigi il 19 agosto 1805. Entrato dapprima nel ministero delle finanze come funzionario, si consacrò ben presto allo studio della filosofia antica, seguendo l'esempio [...] la rivoluzionedel1848, fu posto a capo della segreteria del Governo provvisorio del potere esecutivo. Divenne subito capo di gabinetto dello stesso Thiers, che accompagnò a Versailles durante le ardue trattative di pace, di cui lesse il 28 febbraio ...
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Filosofo ed economista francese, nato a Parigi l'8 febbraio 1796, morto ivi il 31 maggio 1864. Fece gli studî al Politecnico e nel 1814 partecipò alla resistenza contro l'invasione degli eserciti degli [...] diffusione, e maggiore importanza acquistò quando scoppiò la rivoluzionedel luglio 1830. I sansimonisti riconoscevano come loro " direttore della linea ferroviaria da Parigi a Lione. Dopo il 1848 fondò un periodico, il Crédit, cessato nel 1850. Oltre ...
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Figlio di secondo letto di Luciano B., principe di Canino e fratello dell'imperatore, nacque a Roma il 12 settembre 1815, morì a Versailles il 7 aprile 1881. L' indole insofferente di disciplina lo portò [...] , che inducono il governo inglese a farlo sloggiare. La rivoluzionedel1848 lo trova a Londra; di lì viene in Francia, strappa parigino. Ma alla vigilia della caduta dell'Impero, nel febbraio 1870, fa di nuovo parlare clamorosamente di sé: uccide ...
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PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli
Ruggero Moscati
Generale, patriota e storico napoletano, nato il 6 febbraio 1775, morto il 27 aprile 1853. Giovanetto, prestò servizio nell'esercito austriaco [...] chiese e ottenne il ritiro; ma, scoppiata la rivoluzionedel'20, egli volle essere riassunto in servizio, per del Colletta, compose un libro d'importanza notevole per la storia del Mezzogiorno: Le memorie del regno di Napoli dal I790 al 1815. Il 1848 ...
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Patriota e uomo politico, nato a Trapani il 16 luglio 1808, morto a Palermo il 13 gennaio 1889. Ricoprì, come i suoi avi, varî uffici pubblici sotto il dominio borbonico. Scoppiata la rivoluzionedel1848, [...] il commercio, e in quelle cariche durò fino al febbraio 1849. Fu escluso dall'amnistia accordata dal Filangieri ed 1890; G. Siciliano, Il marchese di T. e la rivoluzione siciliana del1848, Palermo 1899. Il T. lasciò un prezioso carteggio, conservato ...
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Letterato, nato a Parigi l'8 febbraio 1822, morto a Baden-Baden l'8 febbraio 1894. Spirito inquieto e ambiziosissimo, combatté e fu ferito durante la rivoluzionedel '48, fece molti viaggi attraverso l'Europa [...] ma che devono essere consultati con discrezione.
Tra i moltissimi libri del D., oltre i già citati, ricordiamo: Souvenirs et paysages d'Orient (1848); Egypte, Nubie, Palestine et Syrie ('52); Le livre postume: mémoires d'un suicidé ('53); Expédition ...
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Patriota e soldato, nato a Palermo il 20 maggio 1821, morto a Roma il 16 gennaio 1880. Rimasto orfano del padre a undici anni, fu costretto per vivere a dedicarsi all'agricoltura e al commercio. Nella [...] rivoluzionedel1848 fu in prima linea. Dal governo provvisorio fu nominato colonnello di cavalleria e successivamente eletto membro del Comitato di guerra e comandante del campo di Palermo; in tale qualità si batté fino all'ultimo contro le truppe ...
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Uomo politico e letterato ungherese, nato a Buda il 3 settembre 1813, morto ivi il 3 febbraio 1871. Fece gli studî universitarî a Pest, e ancor prima di laurearsi (1813) in giurisprudenza, scrisse due [...] che trattino di questioni sociali e nazionali e segnano pertanto un notevole progresso nella giovane letteratura magiara. Durante la rivoluzionedel1848 l'E. fu nominato ministro dei Culti nel gabinetto Batthyány, ma si dimise prima che questo fosse ...
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febbraio
febbràio (ant. o region. febbraro) s. m. [lat. februarius, agg. der. di februus «purificante», perché presso i Romani destinato alla purificazione]. – Secondo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, di 28 giorni (29 negli...
primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...