Uomo politico ungherese (Monok 1802 - Torino 1894). Protagonista della rivoluzionedel1848, ne assunse la guida e fece proclamare dall'Assemblea (1849) l'indipendenza dell'Ungheria e la decadenza degli [...] anno seguente il giornale Pesti Hirlap che ebbe notevole successo ma vita breve. Eletto deputato (1847), quando (1848) scoppiò la rivoluzione si recò, a capo di una delegazione, a Vienna a chiedere ampie riforme; concessa all'Ungheria la costituzione ...
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Storico e uomo politico (Bourg-en-Bresse 1803 - Parigi 1875). I suoi primi lavori furono la traduzione e l'introduzione delle Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit di Herder, e scritti sulla [...] con la morale protestante. Le sue lezioni furono così sospese dal governo (1848). Democratico convinto, partecipò alla rivoluzionedel1848, e come deputato (1848-49) si oppose alla spedizione contro la Repubblica Romana; esiliato (1852), continuò ...
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Storico (Napoli 1784 - ivi 1858); durante i moti del 1820-21 fu redattore del periodico liberale Minerva napolitana e intendente di Basilicata. Esiliato dalla reazione (1824), iniziò un periodo di viaggi [...] nella formazione della civiltà italiana medievale. Di tendenza neoguelfa e moderata, durante la rivoluzionedel1848 T. collaborò al giornale Il Tempo e fu presidente di gabinetto (3 apr. - 15 maggio). Lasciò anche scritti sulle maggiori collezioni ...
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Patriota e uomo politico (Pizzo di Calabria 1809 - ivi 1885), figlio di Domenico; fondò a Napoli, con L. Settembrini, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia, e fu perciò arrestato (1839) e trattenuto [...] e combatté al Volturno. Deputato (1861-80) e senatore (1881), si occupò specialmente di politica estera. Scrisse La rivoluzionedel1848 nelle Calabrie (post., 1903) e Gierusalemme ed il popolo ebraico (pubbl. 1948) in cui propugnava la creazione di ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] (il titolo di cancelliere gli era stato conferito nel 1821) palesarono sempre più questa situazione; infine la rivoluzionedel1848 lo costrinse alle dimissioni e al temporaneo esilio. Ritornato a Vienna nel 1851, fu prodigo di consigli al ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] Académie française, 1841; tragica morte della figlia Léopoldine, 1843; nomina alla Camera dei Pari, 1845). La rivoluzionedel1848 lo orientò verso la democrazia: eletto deputato, partecipò con passione ai lavori dell'Assemblea legislativa, finché il ...
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Uomo politico e pubblicista francese (Londra 1810 - Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L'Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità e l'attualità di un nuovo assetto [...] 1846 centoquarantaquattro suoi seguaci, favorevoli alla libertà d'insegnamento, entrarono alla Camera. La rivoluzionedel1848 contribuì però a far affiorare gli elementi conservatori della sua personalità: eletto alla Costituente, si trovò di fatto ...
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Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico [...] l'accademia. Federico Guglielmo IV lo incaricò poi di decorare il Camposanto di Berlino: progetto grandioso interrotto dalla rivoluzionedel1848 (cartoni nella Nationalgalerie di Berlino). Notevoli sono i suoi disegni per il Faust di Goethe e per il ...
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Scrittrice e attivista politica tedesca (n. 1814 - m. 1871). Figlia di un pastore protestante, all’età di diciassette anni fu costretta ad accettare un matrimonio combinato (con un industriale inglese), [...] principi e valori, incurante delle critiche e dello scherno di cui era bersaglio: divorziò, prese parte alla rivoluzionedel1848, fu autrice di poesia e prosa (si ricorda il romanzo parzialmente autobiografico Revolution und Contrerevolution, 1849 ...
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Pseudonimo dello scrittore e uomo politico francese François-Jules-Simon Suisse (Lorient, Morbihan, 1814 - Parigi 1896). Prof. di filosofia all'École normale (1839), poi alla Sorbona, entrò nella vita [...] politica quale repubblicano moderato subito dopo la rivoluzionedel1848; fu deputato alla Costituente e membro del Consiglio di stato (1849). Sospeso dall'insegnamento alla Sorbona dopo il colpo di stato del 2 dic. 1851, S. fu poi nuovamente (1863- ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...