I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] di genio come Antoine Fantin Desodoards – o prima del1848 da parte di François-Auguste-René de Chateaubriand e Risorgimento, Utet, Torino 2008.
S. La Salvia, La rivoluzione e i partiti. Il movimento democratico nella crisi dell’unità nazionale ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] al Consolato e all'Impero di Napoleone (l'eroe militare investito della missione di esportare la Rivoluzione). La crisi della monarchia di luglio e i moti del1848 spianano la via al Secondo Impero e a un intenso dibattito su bonapartismo e cesarismo ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] anni dell’«attività meravigliosa» in cui l’azione politica di Cavour fu soprattutto indirizzata a superare l’alternativa del1848 e far vincere la costituzione sulla rivoluzione. «Tra il 1851 e il 1852 si può ben dire che nel Regno sabaudo finisca un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] secolo a reinventare una tradizione che già nel marzo del1848 Cavour aveva inteso rifiutare. Il patto tra il pp. 273-90.
L. Lacchè, Tra universalismo e uniformità: la Rivoluzionedel diritto e l’Europa, in Amicitiae Pignus. Studi in ricordo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] Théorie du droit de propriété et du droit au travail, 1848) riproduce le esperienze fallimentari del passato (le leggi inglesi di assistenza ai poveri e i ‘soccorsi pubblici’ della Rivoluzione francese) e le aggrava mettendo in campo ‘come diritto’ l ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] e nei piccoli comuni della Delegazione di Macerata, in Le Marche nella rivoluzionedel 1831, Macerata 1935, p. 183; C. Lodolini Tupputi, Ricerche sul Consiglio di Stato pontificio (1848-1849), in Arch. della Soc. romana di storia patria, XCV (1974 ...
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MORANO
Luigi Mascilli Migliorini
– Famiglia di editori, proveniente da antiche origini calabresi (deve il suo nome al paese di Morano Calabro, che Federico II di Svevia, nel 1232, concesse come feudo [...] repressione dei moti liberali del1848.
Nello Stato dei tipografi della capitale del 1849 si nota che delle celebre Albo de La Rivoluzione napoletana del 1799 (1899), segnarono la ripresa della casa editrice all’alba del nuovo secolo.
Il rapporto ...
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FAPANNI, Agostino
Paolo Preto
Nato il 25 ag. 1778 ad Albaredo (od. frazione di Vedelago, provincia di Treviso), da Francesco, avvocato bresciano, e Augusta Tosetti, dopo i primi studi nel collegio comunale [...] si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza; gli studi, interrotti per la rivoluzionedel 1797, si conclusero con la laurea il 7 ag. 1800. i lunghi anni della Restaurazione, le frementi giornate del1848 e il "decennio di preparazione" senza mai ...
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PARENTI, Marco Antonio
Angelo Colombo
– Di antica famiglia del Frignano nel Modenese, nacque a Montecuccolo il 30 gennaio 1788, primogenito di Luigi Serafino e Livia Giovanardi Giugali. Gli fu imposto [...] avere assistito da lontano e con distacco agli eventi politici del1848-49 (di cui a Bologna il genero Giovanni Giuseppe (1859-60): una rivoluzione dinanzi alla quale egli chiarì le proprie scelte assumendo la guida del giornale Il difensore (il ...
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ENGLEN, Giovan Vittorio
Renata De Lorenzo
Nacque a Roccella Jonica (Reggio Calabria) il 27 marzo 1780, in una nobile famiglia di origine svizzera, giunta in Italia nel 1660, presente in Calabria con [...] corrispondente della Società economica di Capitanata.
Sopravvenuta la rivoluzionedel 1820, il 3 settembre l'E. fu 290 ss.; F. von Lobstein, G. V. E. giurista calabrese (1780-1848), in Arch. stor. per la Calabria e per la Lucania, XXXII (1964), ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...