Scrittore tedesco (Monaco di Baviera 1861 - ivi 1915). Portato alla satira di costume, sia pure in termini di bonaria aggressività, scrisse racconti e romanzi, fra cui l'anticlericale Ein Verrückter (1894); [...] alla commedia, primeggiando in tal senso in una breve stagione, prima dell'avvento di Wedekind. Da ricordare Die Fahnenweihe (1895) e Die Morgenröte (1905), ambientate al tempo della rivoluzionedel1848, comicizzata nei motivi del suo fallimento. ...
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Generale austriaco (Kassel 1786 - Vienna 1853). Si segnalò nelle guerre napoleoniche, a cominciare dalla battaglia di Wagram; allo scoppio della rivoluzionedel1848, combatté in Italia, sotto Radetzky, [...] al comando di un corpo d'armata; domò con crudeltà la rivolta delle Dieci Giornate di Brescia, procurò la caduta del forte Marghera; passò quindi in Ungheria, dove, a capo di un'armata austriaca, contribuì in misura notevole alla repressione della ...
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Uomo di stato prussiano (Wertheim 1779 - Berlino 1856). Entrò nella magistratura nel 1810; nel 1813 fu membro della commissione per la milizia territoriale. Consigliere di stato (1817), favorì la costituzione [...] Direttore del ministero degli Esteri nel 1831, fu (1840-48) ministro dei Culti; e attuò una politica distensiva nei riguardi della chiesa cattolica secondo le direttive di Federico Guglielmo IV. Si ritirò dalla politica dopo la rivoluzionedel1848. ...
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Scrittore militare tedesco (Brandeburgo 1812 - Zurigo 1878), autore di un volume sullo stato militare tedesco prima e durante la rivoluzionedel1848, per il quale fu costretto a emigrare; rifugiatosi [...] in Svizzera, entrò in quell'esercito. Nel 1860 fu in Sicilia presso Garibaldi, del quale fu capo di S. M., e prese parte alle battaglie di Capua e del Volturno. Scrisse numerose opere di storia militare, di strategia e tattica. ...
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Diplomatico magiaro (n. 1786 - m. Ratisbona 1866); dopo aver rappresentato l'Impero in importanti incarichi diplomatici durante il periodo napoleonico, dal 1815 al 1842 fu ambasciatore a Londra, dove ebbe [...] parte notevole nei negoziati che condussero all'indipendenza del Belgio (1830-31). Ministro degli Esteri nel ministero Batthyány agli inizî della rivoluzionedel1848, cercò invano di fare opera di mediazione fra i rivoluzionarî ungheresi e la corte ...
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Uomo politico romeno (Bucarest 1816 - ivi 1885); prese parte alla rivoluzionedel1848 e divenne poi ministro dell'Interno del governo provvisorio. Rifugiatosi a Parigi, vi pubblicò una rivista e un giornale. [...] Dopo la duplice elezione di A. I. Cuza tornò in patria (1861) e fu nominato ministro dell'Istruzione. Presidente della Camera (1871) e ministro dell'Interno (1881), appoggiò la politica di I. C. Brătianu ...
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Patriota (Pizzo di Calabria 1775 - ivi 1848); combatté per la Repubblica Partenopea del 1799, ed emigrò poi dal Regno, dove tornò (1806) con le armate francesi. Vecchio e ammalato, non ebbe parte nella [...] rivoluzionedel1848: ma poiché i figli Pasquale e specialmente Benedetto iunior vi figuravano in primo piano, la sua casa fu assalita da soldati ed egli fu ucciso col figlio Saverio. ...
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Capobanda (Lisciano, Ascoli Piceno, 1786 - Ripatransone 1849). Figlio di Giuseppe, seguì dapprima il padre, capeggiando in seguito altre bande: si distinse nella difesa di Civitella del Tronto (1806). [...] Dopo la restaurazione, C. fu pensionato dal governo pontificio, ma passò poi ai liberali, partecipando alla sollevazione del Piceno del 1831 e alla rivoluzionedel1848: imprigionato perciò sotto la reazione, morì poco dopo. ...
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Mercante e finanziere austriaco (Lipsia 1818 - Berlino 1877); esiliato dopo la rivoluzionedel1848, visse a Berlino, dove divenne uno dei capi del partito libero-scambista; diresse (dal 1852) lo Jahrbuch [...] für Volkswirtschaft und Statistik. Autore fra l'altro di Die Zolltarife aller Länder (1852; 2a ed. 1869), scrisse anche Die Banken (1854), sostenendo l'opportunità della completa copertura metallica dell'emissione ...
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Pubblicista e storico francese (Quimper 1804 - ivi 1876); entrato nel 1825 nel ministero degli Esteri, divenne segretario d'ambasciata. Durante la rivoluzione di luglio (1830) si rivelò efficace scrittore [...] politico. Eletto deputato nel 1839, fu di idee moderatamente conservatrici; e con la rivoluzionedel1848 lasciò la vita politica. Autore di buoni lavori storici, nel 1863 fu chiamato all'Académie Française. ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...